Anche le realtà antagoniste di Monza e Brianza alle proteste contro la chiusura dei confini al Brennero, degenerate in scontri tra polizia in assetto antisommossa e incappucciati. Il retroscena, rivelato da fonti di polizia, è riportato nelle pagine milanesi del Corriere della Sera. Tra le centinaia di persone presenti alla manifestazione “No border – Abbattiamo le frontiere”, un nutrito “contingente”, poco meno di un centinaio su un totale di 400 provenivano dall’area milanesi e dai circuiti antagonisti di Monza e provincia, oltre che di Saronno e Lecco.
Ed effettivamente è di Vimercate uno degli arrestati a seguito dei tafferugli scatenati al confine con l’Austria in puro stile “black bloc”. Si tratta di Cristian Siciliano, 23 anni, brianzolo di Vimercate. È uno dei sei arrestati e condannati a seguito di processo celebrato per direttissima (un anno e due mesi la pena pronunciata nei confronti del vimercatese). Gli altri arrestati sono veneti, una ragazza di Ravenna e un giovane croato. Una delle assemblee preparatorie della trasferta in Alto Adige, peraltro, si sarebbe tenuta proprio nei locali di via Rosmini che ospitano ormai da tempo i ragazzi del “Boccaccio” di Monza.
Gli arrestati del Brennero, compreso il ragazzo di Vimercate, sono stati rimessi tutti in libertà. Ad eccezione di due di loro, è stata riconosciuta la sospensione condizionale della pena.