Dal Piemonte a Lesmo alla ricerca del fratello che non ha (ancora) conosciuto

Non si vedono da oltre 40 anni ma potrebbero ritrovarsi a Lesmo. Giovanni Battista Lovera, scrittore e insegnante di sostegno di Savigliano (Cuneo), dopo essere cresciuto in una famiglia adottiva, ha da poco scoperto di avere due sorelle. E un fratello, in Brianza, che però ha respinto il primo contatto.
Giovanni Lovera
Giovanni Lovera

Non si vedono da oltre 40 anni ma potrebbero ritrovarsi a Lesmo. Giovanni Battista Lovera, scrittore e insegnante di sostegno di Savigliano (Cuneo), dopo essere cresciuto in una famiglia adottiva alla quale è stato affidato in tenera età, ha da poco scoperto di avere due sorelle, Maria Teresa e Caterina, nel cuneese e un fratello Augusto, a Lesmo.

«Quattro anni fa ho deciso insieme a mia moglie di adottare un bambino, poiché avevamo difficoltà ad averne e ritenevamo giusto dare il nostro affetto a un piccolo, magari rimasto senza famiglia come me – racconta Giovanni – . Proprio in quel frangente ho avuto la spinta per approfondire quali fossero le mie origini e ho scoperto che non ero da solo, allora mi sono messo alla ricerca dei miei fratelli».

Un aiuto per riunire la sua famiglia gliel’hanno data Al Bano Carrisi e Romina Power con la trasmissione di Raiuno “Così lontani, così vicini”attraverso la quale è riuscito ad incontrare Maria Teresa, che oggi si chiama Marinella, residente ad Alba, e la più piccola Caterina che vive in una comunità per disabili a Cuneo.

Ora Giovanni Lovera spera di ritrovare il fratello Augusto, che abita a Lesmo, ma che per ora non ha ancora incontrato.
«Io ho inviato una lettera ad Augusto insieme a un libro e ad alcune foto in cui raccontavo la felicità di aver scoperto di avere dei fratelli ed esprimevo il mio desiderio di poterlo vedere -racconta lo scrittore piemontese -, ma quella busta mi è tornata indietro senza neanche essere aperta, con sopra un bigliettino in cui mi si diceva di lasciarlo stare e di non invadere la sua privacy. Onestamente sono molto dispiaciuto per questo rifiuto, perché io non ho chissà quali pretese. Vorrei solo incontrarlo, scambiare due parole con lui e poi ognuno può tornare alla vita di tutti i giorni».

«Io sono felice di quello che sono e quello che faccio, però aver saputo dopo 40 anni di aver avuto dei fratelli sicuramente ti colpisce e mi piacerebbe conoscerlo di persona. Io sono nato nel ’69 e due anni più tardi noi bambini siamo stati allontanati dalla famiglia naturale e condotti in un orfanotrofio. A cinque anni e mezzo sono stato adottato da una mamma e un papà».

In settimana Lovera ha raccontato la sua vita lanciando un appello per ritrovare suo fratello a Radio 103 di Cuneo, che ha diffusione nel nord-ovest d’Italia, nella speranza di creare un rapporto rimasto sconosciuto per oltre 40 anni, o per lo meno avere un contatto con quella parte di famiglia più lontana non solo geograficamente.