Seregnesi che si distinguono all’estero. È il caso di Carola Zelika Gavazzi, che dopo cinque anni trascorsi in qualità di dirigente scolastico dell’istituto di istruzione superiore Martino Bassi di via Briantina, da tre anni, dopo aver superato un difficile concorso, è dirigente scolastica all’ufficio scuola del Consolato generale italiano di Zurigo. Recentemente ha promosso il progetto “Zurigo-Mosca: l’italiano ponte tra culture”. Una lingua per giocare e incontrarsi, anche a distanza.
Da Seregno a Zurigo: la lingua italiana ha unito Svizzera e Russia
La lingua italiana ha unito gli alunni dei corsi di lingua e cultura di Bad Ragaz (San Gallo) e la scuola italiana paritaria “Italo Calvino” di Mosca durante una lezione condivisa, organizzata dalle maestre Valeria Zimotti e Nicla De Palma, sotto l’egida dei rispettivi uffici scolastici, coordinati dai dirigenti Carola Gavazzi (Zurigo) e Giuseppe Lo Porto (Mosca).
Gabriele, Carla, Gioia, Elena e Lorenzo dalla Svizzera si sono dapprima presentati, prendendo spunto dal gioco “dell’autoritratto” sperimentato in precedenza. I loro compagni “a distanza” Anna, Arianna, Lavinia C., Lavinia D., Ivan e Flavio hanno risposto mostrando fotografie con alcuni angoli della scuola scattate qualche giorno prima. Successivamente le alunne e gli alunni hanno illustrato gli esiti della loro ricerca geografica sulla distanza tra i due Paesi, colmata in questo caso dalla vicinanza della lingua italiana.
Da Seregno a Zurigo: l’entusiasmo di Carola Gavazzi
E ancora, fotografie e descrizioni dell’ambiente scolastico, indovinelli, esibizioni musicali con la chitarra, canti, tanti sorrisi e saluti in italiano. Al termine dell’incontro, grande soddisfazione e tanta voglia di continuare lo studio di questa lingua. All’evento, che è stato organizzato sfruttato la metodologia della “flipped classroom”, hanno assistito il preside della scuola italiana Italo Calvino, Leonardo Romei e la dirigente scolastica dei corsi di lingua promossi dal Consolato generale di Zurigo, Carola Gavazzi.
“Un’esperienza straordinaria – ha detto Gavazzi- che ha favorito l’uso della lingua italiana, che ha aperto cuori e vie a una futura e nuova collaborazione fra le iniziative di lingua e cultura e la scuola, sfruttando anche le possibilità offerte dalla piattaforma Etwinning”.