Da Savona a Varedo per incontrare la ragazza conosciuta in chat: aggredito e derubato, 32enne denunciata

I carabinieri della compagnia di Desio hanno denunciato in stato di libertà per rapina una donna residente nella provincia di Monza e Brianza, ricercato un complice che ha partecipato al colpo
Una foto generica diffusa dall’Arma

L’incontro organizzato on line, tramite un sito per adulti, con una bella ragazza, l’appuntamento fissato a Varedo, il viaggio dalla provincia di Savona per raggiungerla e l’epilogo da incubo: malmenato (20 giorni di prognosi) e rapinato. Ma nei giorni scorsi i carabinieri della compagnia di Desio, al termine di accertamenti di polizia giudiziaria, hanno denunciato in stato di libertà per il reato di rapina una donna 32enne, residente nella provincia di Monza e Brianza.

Primo incontro a Varedo: aggredito a rapinato anche da un uomo

Un’indagine partita dalla denuncia presentata all’Arma di Varedo da un 40enne residente nella provincia di Savona che ha dichiarato di essere stato rapinato nella cittadina brianzola da un uomo e una donna. Ha quindi descritto le modalità dell’incontro, tramite il sito per adulti. Ma, una volta faccia a faccia, in auto, si è reso conto che la donna era ben diversa da quella abbordata online. Dopo reciproche contestazioni la donna avrebbe subito contattato telefonicamente un uomo che, con un pugno, avrebbe infranto il finesrtino della vettura del 40enne, successivamente aggredito, anche dalla donna, con pugni al volto e derubato del portafogli con 100 euro. I due avrebbero poi fatto perdere le proprie tracce.

Aggredito e rapinato a Varedo, i carabinieri identificano e denunciano una 32enne

La vittima si è fatta medicare al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda di Milano, dimesso con la diagnosi di trauma cranico, venti giorni di prognosi. Tramite accertamenti e riscontri i militari dell’Arma hanno scoperto l’identità della donna giunta a Varedo, un 32enne residente nella provincia, già conosciuta dagli inquirenti anche per i suoi precedenti di polizia in materia di stupefacenti. I militari non escludono che fosse stato tutto già pianificato e sono in corso le indagini per identificare anche il suo complice.