Da Bardonecchia a Lisbona, gli oratori di Nova Milanese vivono un’estate a pieno ritmo

Tra le mete proposte dalla comunità pastorale di San Grato, figura ovviamente la Giornata Mondiale della Gioventù. Significative le esperienze per i ragazzi delle scuole dell'obbligo
Gli animatori della primaria

Da Bardonecchia a Lisbona, passando per la misteriosa esperienza “Duc in altum”. Sono calibrate sulle diverse fasce d’età le proposte estive della comunità pastorale giovanile San Grato di Nova Milanese,guidata da don Michael Pasotto. Coinvolti circa 200 ragazzi dalla primaria ai giovani. Sabato 29 luglio è previsto il rientro dei 43 adolescenti partiti per un’esperienza unica denominata “Duc in altum”. Domenica 30 luglio, in serata, quarantaquattro giovani partiranno alla volta di Lisbona per partecipare alla Gmg, Giornata Mondiale della Gioventù. Un’occasione preziosa per la riflessione cristiana, per vivere, in alcuni casi, le prime esperienze lontano da casa e naturalmente per divertirsi in modo semplice.

Oratori: i ragazzi della primaria i primi a partire

Il gruppo della scuola primaria

I primi a partire, subito dopo la chiusura dell’oratorio estivo, sono stati i bambini e ragazzi della scuola primaria. Destinazione: Bardonecchia. Quarantadue i ragazzi seguiti da nove educatori oltre a don Michael, madre Assunta e il seminarista Paolo, che ha guidato le riflessioni sulla vita di Mosè, drammatizzate dagli animatori. E poi il prezioso staff organizzativo e di cuochi.

Oratori: ricco il programma delle vacanze delle secondarie di primo grado

Il gruppo della secondaria di primo grado

Dopo una settimana, domenica 16 luglio, il cambio con i ragazzi delle medie, sempre a Bardonecchia, cambiano gli educatori, i cuochi e madre Marisa prende il posto di madre Assunta. La riflessione per i più grandi si è spostata sulla vita di Ruth, personaggio biblico meno noto, moabita, progenitrice di David. «La storia di Ruth -ha spiegato Chiara, 18 anni, animatrice per il secondo anno in campeggioci ha aiutati a riflettere insieme ai ragazzi sul concetto di partenza e di cambiamento che avviene nella nostra vita. Non è mancato il tema dell’amicizia che i ragazzi sentono in modo particolare». E ha aggiunto: «L’anno scorso avevo accompagnato i bambini della primaria, quest’anno le medie. Non è mancata qualche difficoltà: per gli adolescenti il rispetto delle regole è sempre faticoso, ma nonostante tutto sono riusciti a mettersi in relazione in modo differente rispetto a quanto non facciano durante l’anno».

Oratori: la storia di Ruth un invito a credere nelle proprie potenzialità

Gli animatori delle secondarie di primo grado

Se per le elementari la fatica è stare senza genitori per una settimana, per le medie è resistere senza cellulare per una settimana. Al suo secondo anno con i ragazzi delle medie Alessandra, 19 anni, ha commentato: «La storia di Ruth ci insegna anche a credere in noi stessi e ad avere il coraggio di fare scelte coraggiose. Ogni vacanza mi lascia qualcosa, la maggior parte dei ragazzi li conoscevo perché li ho seguiti durante il cammino di catechesi di Sirio, quello che mi stupisce ogni volta è come si mettano in gioco e abbiano voglia di condividere emozioni e stati d’animo».