Croce di 14 metri rischia di cadere Villasanta, allarme per il campanile

Il parroco annuncia la messa in sicurezza e lavori urgenti. La croce del campanile di Villasanta si muove e si sarebbe potuta schiantare al suolo in qualunque momento. La conferma dal sopralluogo di tecnici. La messa in sicurezza del campanile costerà 60mila euro circa.
Il campanile della chiesa di Villasanta.
Il campanile della chiesa di Villasanta.

La croce del campanile, 14 metri di manufatto, si sarebbe potuta schiantare al suolo in qualunque momento. Uccidendo qualcuno proprio sul sagrato della chiesa. Non è un enfatico modo di dire, ma la concreta verità, confermata nei giorni scorsa dal sopralluogo di tecnici qualificati. Lo ha spiegato in settimana il parroco don Ferdinando, aggiunmgendo che la messa in sicurezza del campanile costerà alle casse parrocchiali 60mila euro circa. «Il problema viene dalla cuspide del campanile -ha chiarito il parroco- realizzata intorno a un’intelaiatura di legno ricoperta di rame. Si tratta di un campanile realizzato nel 1938 e oggi le travi di legno sembra siano completamente marce. La cuspide è da rimuovere completamente e rifare».

E la faccenda è da chiudere il prima possibile perché il referto dei tecnici parla chiaro. Per ora la sicurezza è garantita da un’imbragatura provvisoria della croce che può far stare tranquilli i fedeli e i passanti che transitano dalla chiesa di Sant’Anastasia. L’intervento però dovrà essere effettuato entro questa stagione. Chiamalo “caso”, chiamalo “Provvidenza”, fatto sta che il rischio è emerso in maniera accidentale. «Abbiamo scoperto che qualcosa non andava -ha spiegato don Ferdinando- quando abbiamo addobbato la chiesa con le luminarie, in occasione dell’inaugurazione del nuovo organo. La situazione è apparsa seria e il sopralluogo commissionato agli esperti ci ha allarmati ancora di più. La croce addirittura dondolava».

Il grande crocifisso che veglia sulla comunità dalla cima del campanile, a 74 metri d’altezza rispetto alla strada, misura 14 metri, parzialmente incastonati nella cuspide. Quest’ultima risulta marcia completamente, in pratica dalle campane in su. A comprometterne l’integrità sarebbero state banalmente gli agenti atmosferici e soprattutto le infiltrazioni d’acqua che hanno piano piano eroso e impregnato le travi. Il risultato è che l’intero blocco manca di solidità, tanto più se una pesante croce vi fa perno dal 1938. «Non si può trascurare il fatto che questo campanile ha 75 anni -ha commentato il parroco- e le condizioni in cui versa ci costringono ad agire immediatamente, senza perdere tempo, in nome della sicurezza. A breve daremo il via ai lavori».

Il campanile non è l’unico simbolo della chiesa locale che ha costretto la parrocchia a interventi di emergenza. Un paio di anni fa il parroco, mettendo il buon senso davanti agli iter burocratici che talvolta caratterizzano anche la Curia, ha ordinato un intervento di ristrutturazione parziale del Cinema Lux di via Veneto, un edificio che fino agli anno ’80 ospitava un folto pubblico ma che da tempo è abbandonato a se stesso. Sfumato proprio per l’opposizione della Curia, il progetto di don Ferdinando per una grande teatro, il vecchio Lux è rimasto chiuso e inutilizzato, ma è stato messo in sicurezza, per scongiurare crolli o altri pericoli nei confronti di passanti e utenti della strada.