La paura è che il disimpegno di Electrolux per produzione ed investimenti, unito alla continua riduzione del personale, possa portare alla chiusura dello stabilimento di Solaro. Negli ultimi anni i volumi produttivi sono in calo, così come per tutto il mercato europeo dell’elettrodomestico e per il 2025 si preannuncia l’accesso ai contratti di solidarietà per tutti i lavoratori della fabbrica. Si parla di una riduzione d’orario e dunque di un abbassamento della busta paga per i 644 dipendenti del sito solarese.
Senza contare che sono stati richiesti 373 esuberi volontari entro la fine dell’anno. Qualora non fossero raggiunti, l’azienda potrebbe intervenire direttamente e la solidarietà sarebbe davvero difficile da scongiurare. Anche perché l’accesso agli ammortizzatori sociali è ormai limitatissimo e il mercato sembra tutt’altro che in ripresa, anzi le azioni della multinazionale svedese sono costantemente in calo, rispecchiando le difficoltà paventate nelle riunioni tra vertici aziendali e sindacali.
Il mercato europeo degli elettrodomestici ai minimi storici, chiesti 373 esuberi volontari a Solaro
Secondo quanto illustrato dalla direzione di Electrolux negli ultimi incontri con i rappresentanti dei sindacati, il mercato degli elettrodomestici europeo nel 2024 si starebbe attestando ai minimi storici con 78,5 milioni di apparecchiature vendute a fronte di 99,3 milioni del 2021. I volumi tra l’altro calano proprio nei segmenti più alti di gamma in cui si inseriscono le produzioni italiane, in particolare quella di Solaro nel campo delle lavastoviglie. Nello stesso tempo è addirittura calato il livello medio del valore delle apparecchiature vendute sintomo di una dura guerra sui prezzi che spinge verso il basso, che presto potrebbe ulteriormente aggravarsi per l’aggressività delle aziende cinesi pronte ad entrare con forza sul mercato.
Electrolux, anche il 2025 non da prospettive di ripresa
Per giunta, nelle previsioni non si evidenziano cambiamenti significativi per il prossimo anno, tanto che i volumi nel 2025 rispetto al 2024 sono stati ipotizzati in forma stabile a Susegana, Forlì e Cerreto d’Esi, in leggera crescita a Solaro e ancora in calo a Porcia. Qualche investimento, fra quelli programmati per il 2024 è stato sospeso o rinviato, in tempi non sospetti. A lanciare l’allarme erano stati gli stessi sindacati: «La direzione aziendale ha nicchiato a lungo sulle altre uscite utili alla riduzione degli esuberi, venendo meno ad un elemento costitutivo dell’accordo siglato, che deve essere esplicitato nel prossimo appuntamento. Ha anche dichiarato che stanno ipotizzando variazioni di orario per Solaro». Questo si tradurrebbe in contratti di solidarietà per tutti nel 2025. L’annuncio potrebbe arrivare il 16 dicembre al nuovo tavolo di confronto nazionale.