Covid, ricoveri ancora in calo all’ospedale San Gerardo di Monza: «Fase di discesa in consolidamento, ma ancora cinque reparti occupati»

Altro calo dei ricoveri per covid all’ospedale San Gerardo: sono scesi di una cinquantina di unità in due settimane. Il professor Bonfanti guarda con ottimismo ai numeri in discesa, ma tiene alta l’attenzione sulla campagna vaccinale over 50 e under 12: «Ancora cinque reparti occupati, in una situazione normale sarebbero destinati a malati con altre patologie».
Monza Paolo Bonfanti
Monza Paolo Bonfanti Fabrizio Radaelli

Altro calo dei ricoveri per covid all’ospedale San Gerardo: sono scesi di una cinquantina di unità in due settimane. Il bollettino aggiornato a lunedì 31 gennaio dice che sono 143 pazienti ricoverati: erano 176 all’ultimo aggiornamento e 192 due settimane fa.

Di questi 113 in Malattie Infettive (erano 141) e 11 in Pneumologia (-11). Lieve calo anche in terapia intensiva (-2, 12) e subintensiva (-2, 6). Un paziente è ricoverato in un altro reparto. L’età media è sempre 72 anni. Sedici i decessi.

Nella settimana dal 24 al 30 gennaio hanno avuto accesso al pronto soccorso 1.358 pazienti, di cui 142 con sintomatologia Covid e 53 ricoverati.

“Continua il calo dei pazienti ricoverati presso la Asst di Monza, segno che il plateau è stato raggiunto ed è iniziato un significativo calo di nuovi contagi e di riflesso anche di ospedalizzazioni – spiega il professor Paolo Bonfanti, direttore unità operativa di Malattie Infettive – L’indice Rt è sceso sotto a uno, sotto la soglia epidemica, quindi la fase di discesa dovrebbe essere consolidata e questa è una buona notizia”.

E poi: “Non dobbiamo tuttavia pensare che l’emergenza sia terminata: in ospedale vi sono attualmente ancora cinque reparti di degenza occupati da malati Covid, reparti che in una situazione normale sarebbero destinati a malati con altre patologie. In Lombardia fino alla settimana scorsa c’erano ancora circa 20.000 nuovi casi al giorno. Occorre quindi proseguire sia la campagna di vaccinazione, soprattutto negli over 50 e nei bambini nella fascia tra i 5 e i 12 anni, e continuare ad osservare le norme di mitigazione della pandemia (mascherina e distanziamento). La versione raccontata da alcuni medici per cui la variante Omicron sia poco più che un raffreddore non corrisponde alla realtà delle cose”.