«Grazie a tutti voi perché questi sono segni importanti, un modo per aiutarci a continuare a lavorare, a continuare ad impegnarci».
È soltanto uno stralcio del ringraziamento video che il notissimo virologo Massimo Galli, direttore responsabile del reparto “Malattie Infettive” dell’ospedale Sacco di Milano, ha fatto ai bambini della primaria “San Giuseppe” di Meda.
Gli alunni hanno omaggiato il nosocomio milanese di un quadro su tela nell’ambito del progetto “Per dire grazie”: un’opera destinata solitamente a nonni, genitori, ma che dopo i giorni della pandemia è stata consegnata a chi si è impegnato in prima linea contro il Covid-19. Il dipinto raffigura un soffione, simbolo dell’amore che si sparge e semina, accompagnato dalla frase “L’amore che spargi torna a te. Grazie!”.
«Due genitori dei bambini sono chirurgi al “Sacco”, hanno consegnato loro il quadro in ospedale – spiega Chiara Iannantuoni, coordinatrice didattica della San Giuseppe – Non ci aspettavamo il grazie di Galli, di tutto il personale medico e soprattutto il disegno dei bambini ora è appeso nel corridoio del reparto».
Galli non si è limitato a ringraziare i piccoli pittori, ha dato ancora una volta la sua personale opinione sulla situazione pandemica: «Sono quasi due anni ormai decisamente pesanti, credo che ahimè non sia finita, ma certo è una situazione molto migliore di quella che avevamo». Ai bambini ha detto: «Il vostro aiuto anche in un momento come questo, la solidarietà e il sorriso che ci inducete a fare, con una testimonianza di questo tipo, è stata veramente una graditissima sorpresa. Ancora una volta grazie».
Il dipinto dei bambini non è arrivato solo a Milano. Hanno ricevuto il coloratissimo grazie anche i volontari dell’Avis di Meda, che sulla propria pagina facebook hanno contraccambiato così: «Grazie per il sostegno e il pensiero. A tutti i bimbi della scuola San Giuseppe che in occasione di un progetto condotto a scuola hanno pensato a tutti i nostri volontari, al loro impegno e al senso di solidarietà che li spinge a essere presenti in modo costante per tutta la cittadinanza. Saper dire grazie non è un gesto scontato e ci ha davvero colti di sorpresa! Grazie a voi bambini, che ci avete dato una spinta per continuare a fare ciò in cui più crediamo».
Il soffione è volato poi in via Santi Aimo e Vermondo dal “Jolly Pub” di Carlo Tobia, alla sede degli Alpini di Meda e un papà l’ha consegnato all’azienda di autotrasportatori per cui lavora. I quadri sono in tutto cinque, uno per classe.