C’è la Brianza nell’operazione dell’antimafia di inizio settimana tra Lombardia e Sicilia. E nelle carte c’è Monza perché il clan catanese Laudani, oltre che ai supermercati coinvolti, sarebbe stato interessato «alla riconversione di un edificio scolastico nel parco della Villa reale». La mafia voleva la ex Borsa? È la notizia di apertura del Cittadino in edicola giovedì 18 maggio 2017.
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In primo piano c’è ancora la stazione ferroviaria perché tra aggressioni, risse e bivacchi si alza la voce dei residenti che, stanchi, dicono: “Andremo via noi”.
In cronaca anche le indagini della Procura sul catalogo delle donne single della provincia di Monza e Brianza pubblicato la scorsa settimana da una società e in vendita su internet. Nel catalogo, a loro insaputa, i nomi di decine di donne.
E il provvedimento nei confronti di due gemelli 16enni denunciati per aggressione ai vigili e botte ai genitori.
In un’aula del tribunale il gesto di un fratello ferito che si è fatto abbracciare davanti al giudice dal parente che l’aveva aggredito e accoltellato.
La politica, naturalmente, a meno di un mese dalle elezioni comunali. I 7 candidati sindaco rispondono a una domanda cruciale per Monza: la loro ricetta per la viabilità. E di traffico parlano anche i residenti del quartiere Cazzaniga.
E poi tutte le notizie di una settimana che è stata ricca di appuntamenti politici (anche con Silvio Berlusconi).
A proposito di ex Borsa, non se ne parla solo per l’inchiesta della Dda: c’è la svolta soprattutto per la definizione dei fondi del Patto per la Lombardia e i 9 milioni di euro in arrivo, la metà per l’edificio. Gli altri serviranno per la fermata Monza est e lo svincolo dell’Esselunga.
In cronaca il convegno su Teodolinda, il ritratto della scrittrice Virginia Bramati, l’incontro al lieceo Zucchi col filosofo Massimo Cacciari.
Non c’è il camper in piazza Roma in periodo elettorale. La redazione mobile torna a amministrative concluse.