Cortometraggio sulla legalità, la scuola Omero di Monza premiata in Questura

Le classi 2E e 2F della primaria Omero di Monza hanno vinto, a livello provinciale nella categoria scuole primarie, il progetto e concorso “PretenDiamo legalità”

Un cortometraggio, “La legalità vista con i nostri occhi”, vincente. Con questo lavoro i piccoli delle classi 2E e 2F della primaria Omero di Monza hanno vinto, a livello provinciale nella categoria scuole primarie, il progetto e concorso “PretenDiamo legalità” e sono stati premiati dalla questura di Monza martedì 18 ottobre. Le maestre hanno voluto unire il tema della legalità all’educazione civica, un discorso difficile forse se si pensa che i bambini lo hanno realizzato lo scorso anno, mentre erano in prima ma, la scelta delle insegnanti di usare la fiaba di Pinocchio, con i personaggi buoni che rappresentano i concetti di legalità e rispetto dell’altro e quelli “monelli” che mettono in luce gli aspetti negativi.

Legalità, premiata la scuola Omero di Monza: cortometraggio ispirato da Pinocchio

«Proprio dalla lettura del libro sono emerse le riflessioni dei bambini rispetto al concetto di regole- ha detto Francesca La Rocca, insegnante con i colleghi dello spazio inclusione Elena Sala e Francesco Fontanaricome, ad esempio “so che non devo bere la coca cola perché la mamma si arrabbia ma la bevo lo stesso». Una frase semplice che però permette di comprendere come i bambini siano reattivi e capaci di comprendere l’importanza delle regole». Proprio lo scorso anno alcuni agenti della Polizia di Stato, tra cui l’ispettore Antonio Caldarone, che li ha premiati, hanno tenuto un paio di lezioni in classe per allargare i concetti di rispetto delle regole anche fuori dalle aule, negli spazi pubblici e per dare loro alcune informazioni di sicurezza stradale.

Legalità, premiata la scuola Omero di Monza, l’ispettore: “Questi alunni saranno bravi cittadini”

«Mi sono complimentato con tutti i bambini– ha detto lo stesso ispettoreperché sono stati bravi nel cogliere e rappresentare i nostri messaggi. Sono sicuro che saranno degli ottimi cittadini». Per realizzare il cortometraggio vincente, con il supporto del maestro Claudio Vigoni, i bambini hanno ricreato con delle immagini degli ambienti, come la classe, la cameretta, messe a soqquadro, oppure un giardino pubblico vandalizzato o gli spazi verdi rasi al suolo per costruire nuovi palazzi, in cui le regole non vengono rispettate. Oltre 300 figurine che i bambini hanno disegnato, colorato e ritagliato per dare vita alle scene quotidiane, l’unicità del lavoro è stata la collaborazione di tutti loro, ogni alunno ha contribuito, scene in cui emerge la tristezza quando le regole non si rispettano. «Con questo lavoro avete colto il senso del concorso– ha continuato la viceispettrice Katiuscia Maniglioimparando il concetto di legalità ovvero il rispetto delle regole in ogni ambiente». Un plauso anche da parte della dirigente Anna Guglielmetti e dell’ufficio scolastico territoriale.