Consegnato a don Enrico Galli, albiatese, l’annuale premio San Valerio

Il riconoscimento ha sottolineato l'impegno del sacerdote, che ha vissuto la sua esperienza al fianco degli altri, prima a Quarto Oggiaro ed ora nel decanato dei Navigli
La consegna del premio a don Enrico Galli, al centro

Premio San Valerio a don Enrico Galli. Nella mattinata di sabato 11 febbraio, la sala consiliare del Comune di Albiate ha ospitato la seduta straordinaria del parlamentino per l’assegnazione del riconoscimento al “prete di frontiera animato dallo spirito evangelico”. Alla presenza dei consiglieri comunali, della giuria (il sindaco Giulio Redaelli, il vicario parrocchiale don Renato Aldeghi, l’albiatese Franco Perego, colui che istituì il premio) e del prevosto di Seregno, monsignor Bruno Molinari, che nel paese ha vissuto un’importante esperienza, all’inizio del suo percorso sacerdotale, don Enrico Galli è stato accolto da un’atmosfera di gioia e commozione.

Premio San Valerio: l’emozione nell’aula consiliare

Un primo piano di don Enrico Galli

Come recita la motivazione, don Enrico «ha esercitato il ministero in diverse parrocchie, rendendosi sempre disponibile nell’annuncio del Vangelo e nella promozione del bene comune». Per un decennio, è stato parroco nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro. Di rilievo la vicinanza alle persone anziane, l’ausilio ai giovanissimi per affrontare insieme alle mamme le difficoltà dell’hiv, l’opera di inserimento delle famiglie di immigrati nella vita comunitaria. «Ha così reso evidente come un rione di periferia possa essere luogo di fraterna cristiana accoglienza e come la Chiesa sia ovunque “popolo di Dio” in cammino» si è sottolineato in sala consiliare. A Milano, nel decanato Navigli, dal settembre 2021 il sacerdote albiatese svolge attivamente, con rinnovata disponibilità, la funzione di vicario in due parrocchie. Emozionanti le parole espresse da Franco Perego, volte a riconoscere il senso più profondo della missione di don Enrico. Il sacerdote albiatese ha scelto di dedicare la sua vita al servizio dell’altro, ha ricordato la consigliera Mariella Longoni a nome del gruppo “Uniti per Albiate”. «Siamo onorati di condividere le scelte della commissione e le motivazioni della consegna del premio San Valerio 2022 e ci sentiamo chiamati a riflettere sul senso dello “spirito di servizio” a cui ti sei dedicato in tutti questi anni del tuo cammino sacerdotale -ha affermato Longoni rivolgendosi al sacerdote- Hai scelto di dedicare al tua vita al servizio dell’altro ed è la via che in questo periodo storico sembra ancor più lontana dalle logiche umane, dove la vittoria non è nel successo, ma nel servizio vissuto con amore e assunto come stile di vita, e nel tuo caso come la vita stessa. Un esempio, il tuo, che va letto non solo alla luce della fede, ma anche con uno sguardo laico e con profonda riconoscenza in una società sempre più individualista, dove a prevalere è l’io e non il noi, ben consapevoli che una società così strutturata è destinata a fallire e che ci si salva soltanto insieme». A don Enrico anche monsignor Bruno Molinari ha voluto esprimere un pensiero di riconoscenza per la testimonianza di fede in difesa degli ultimi e degli emarginati

Premio San Valerio: la storia del riconoscimento

Il premio San Valerio di Albiate è stato istituito nel 1990 dalla locale redazione de “il Cittadino” e da questa assegnato sino al 1999. Dal 2001 il premio viene assegnato dall’amministrazione comunale su segnalazione di una apposita commissione, composta dal sindaco di Albiate, dal parroco di San Giovanni Evangelista e da un delegato dell’allora redazione. Il premio San Valerio è volto a premiare una persona o una associazione albiatese che ha umilmente donato il meglio di sé in patria o all’estero o ad una persona che in Albiate ha silenziosamente operato in termini di servizio e di volontariato. Il premio consiste in un simbolico attestato di riconoscenza.