Condannato e già espulso: arrestato di nuovo sarà rimpatriato

Già espulso e con una lunga lista di condanne, è stato rintracciato a Brugherio e espulso di nuovo.
Polizia Monza
Polizia Monza

Già espulso e con una lunga lista di condanne per reati contro la persona rimediate fin dal suo arrivo in Italia nel 2006 in modo irregolare. La Questura di Monza ha disposto l’invio al Cpr di Milano di un uomo di nazionalità albanese, 45 anni, rintracciato a metà settimana dai carabinieri di Brugherio dopo essere andato a litigare a casa di un connazionale che tempo prima aveva già aggredito.

Condannato e già espulso: in Italia dal 2006, due condanne

L’uomo era entrato in Italia clandestinamente nel 2006 e subito era stato fermato per guida in stato di ebbrezza e falsità materiale con una condanna a 4 mesi e 20 giorni di arresto.

Nel 2008 per motivi di gelosia aveva accoltellato in più parti del corpo la sua ex convivente, trasportata d’urgenza presso l’ospedale civile San Raffaele di Milano: condannato a otto anni di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e all’espulsione dal territorio nazionale a pena scontata.

Nel 2016, dopo aver scontato la pena, veniva dichiarato socialmente pericoloso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano tenuto conto del concreto pericolo che lo stesso commettesse altri reati. Per tale motivo gli veniva confermata l’espulsione dal territorio dello Stato.

Condannato e già espulso: nel 2019 nuovo arresto dopo aver aggredito un conoscente irrompendo in casa

Nel 2019 veniva nuovamente sottoposto a custodia cautelare in carcere per i reati di minaccia, lesioni personali, rapina aggravata e sequestro di persona. L’albanese, infatti, si era presentato da un conoscente che si trovava in casa con la sua compagna e qui, affermando che la donna fosse la sua fidanzata, lo aveva aggredito spingendolo per terra e colpendolo con calci e pugni nei fianchi, costato e torace e successivamente minacciandolo con un coltello alla gola. Prima di andar via dall’appartamento, aveva preso anche il cellulare dell’uomo e lo aveva chiuso in casa per guadagnare tempo e darsi alla fuga prima che lo stesso chiamasse i soccorsi. Il malcapitato aveva riportato una prognosi di 30 giorni.

Condannato e già espulso: il 10 gennaio rintracciato a Brugherio

Condannato a scontare la custodia cautelare agli arresti domiciliari, nel 2020 veniva eseguita l’espulsione con accompagnamento alla frontiera, ma il 10 gennaio di quest’anno è stato rintracciato dai Carabinieri di Brugherio: rientrato in Italia prima che scadesse il termine previsto dal decreto di espulsione, era tornato a casa del conoscente, nella convinzione che intrattenesse ancora una relazione con la sua ex fidanzata. Anche in questa circostanza i due avevano una lite e, sebbene l’uomo aggredito avesse inizialmente riferito di non essere stato aggredito, ma di aver avuto solo una lite con lo straniero, e avesse rifiutato il trasporto in ospedale, il giorno successivo era andato a farsi medicare per la frattura di una costola, refertata con trenta giorni di prognosi.

Condannato e già espulso: al Cpr di Milano

Arrestato per essere rientrato illegalmente in Italia e giudicato, è stato assegnato al Cpr dove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione dell’espulsione per un ulteriore e definitivo allontanamento dal territorio nazionale.