I primi cartelli sono già stati affissi alle vetrine dei negozi: -20% e -50% apparsi all’indomani di santo Stefano. Saldi invernali al via a Monza e in tutta la regione a partire da sabato 4 gennaio 2020, anche se molti negozi e molte catene, anche in città, hanno già fatto partire una vera e propria campagna “pre-saldi”. Le vendite straordinarie avranno una durata massima di 60 giorni, fino martedì 3 marzo 2020. Come di consueto, i prodotti più venduti saranno l’abbigliamento e le calzature. E, per evitare le truffe, anche quest’anno Regione Lombardia ha pubblicato online un vademecum di informazioni a tutela del consumatore: tra le disposizioni l’obbligo, da parte dei commercianti di esporre ”accanto al prodotto il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso – si legge sul sito di Regione – È invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso” e ”se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino”, che quindi è bene conservare. A proposito di pagamenti: durante il periodo dei saldi non può essere rifiutato il pagamento con la carta di credito.
Alla vigilia dei saldi i commercianti del centro di Monza possono fare un bilancio delle vendite nel periodo natalizio.
Per le attività commerciali della città la frenesia per l’acquisto dei regali di Natale non ha avuto come conseguenza quella boccata di ossigeno in grado di risollevare gli incassi. Il Natale 2019 nel complesso ha tenuto, ma «in un quadro di regressione generale non ce lo ricorderemo come uno dei migliori», dice Gianpietro Meroni, della storica profumeria di via Mantegazza. Mentre per Federica Dell’Orto, di Dell’Orto Moda di via Vittorio Emanuele: «Quest’anno, complessivamente, è andata peggio dell’anno scorso».
Tra i motivi l’onda del Black Friday che è andata bene ma si è esaurita prima del Natale e gli acquisti online per cui ormai è stato definitivamente abbattuto l’ultimo muro di diffidenza: «Se le persone si fanno mandare la spesa a domicilio rinunciando a scegliere di persona è più facile pensare di acquistare un profumo con un clic – ha spiegato ancora Meroni – Internet non è uno strumento democratico perché a primeggiare sono i giganti. I piccoli come noi devono trovare nuovi modi per cercare di stare al passo con i tempi. Noi siamo le ultime vestigia dell’ancien régime».
Bilancio negativo infine per l’Unione commercianti di Monza e del circondario: «Il termometro è negativo – spiega il presidente Domenico Riga – Ovviamente per averne la certezza sarà necessario aspettare i dati che saranno elaborati e forniti dalla Camera di commercio nelle prossime settimane, ma il trend è stato meno positivo rispetto alle previsioni e alle attese».
Tra le motivazioni individuate anche la pioggia e il maltempo di novembre che hanno spostato gli acquisti verso i centri commerciali. O la scelta di andare verso luoghi con traffico meno congestionato e più parcheggi.