Codice appalti, l’appello dell’Ordine architetti

Anche l’Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di Monza e Brianza chiede al Governo un ripensamento sul nuovo Codice appalti.
Ordine architetti Michela Locati
Ordine architetti Michela Locati

Anche l’Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Monza e della Brianza chiede al Governo un ripensamento sui contenuti del nuovo Codice degli appalti, deliberato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri e ora in fase di valutazione parlamentare: lo fa sottoscrivendo la lettera aperta firmata da 150mila architetti rappresentati da 102 ordini di tutta Italia.

Codice appalti, l’appello dell’Ordine architetti: “Sono emerse molte criticità”

«Da un primo esame del testo sono emerse molte criticità, in primo luogo la mancanza di garanzia di qualità della progettazione delle opere pubbliche, che sono beni di tutti i cittadini e delle generazioni future», commenta Michela Locati, presidente della sezione brianzola dell’ordine, rinnovando la disponibilità a un confronto con le istituzioni.

Codice appalti, l’appello dell’Ordine architetti: “Le risorse economiche devono essere messe a frutto in modo ottimale”

Un atto doveroso far sentire la voce di tutta la nostra comunità professionale, con l’auspicio di poter avere a breve un giusto confronto con il Governo e che si riformulino al più presto i contenuti proposti – spiega LocatiLe risorse economiche disponibili devono essere messe a frutto in modo ottimale, sostenendo l’importanza del confronto di diverse soluzioni progettuali, di concorsi di progettazione che lascino spazio anche ai giovani professionisti, favorendo un’ampia partecipazione a vantaggio delle trasformazioni virtuose dei nostri territori. Tempi veloci ed interessi economici non possono contrapporsi alla qualità del progetto e di conseguenza del risultato. Edifici e spazi pubblici devono essere consegnati alla società nella loro miglior veste. Da troppo tempo ormai la nostra categoria non viene ascoltata su temi fondamentali come i concorsi, l’equo compenso e la leale concorrenza. Il nostro ordine aderisce sempre in modo costruttivo al confronto con le istituzioni locali e continuerà a farlo anche in affiancamento agli altri ordini e al Consiglio Nazionale su tutti i temi che interessano il bene e il futuro delle nostre città“.