Percepiva il reddito di cittadinanza, ma lavorava in nero: lei è stata denunciata e il datore di lavoro dovrà pagare una maximulta da 12mila euro. La scoperta è della compagnia della Guardia di finanza di Seveso, comandata dal capitano Aldo Ferrari. Le fiamme gialle a fine settembre sono entrate in un salone di parrucchiere e centro estetico di Cesano Maderno, a Molinello, nell’ambito di un normale controllo per far emergere il lavoro nero. All’interno oltre al titolare c’erano tre persone. Due sono risultate regolarmente assunte mentre la terza, una donna quarantenne, italiana, è stata presentata come la madre di un cliente: stava aspettando il figlio intento a farsi tagliare i capelli. I finanzieri hanno voluto approfondire. Da una documentazione extracontabile è emerso che il nome della donna era più volte ripetuto con tanto del tipo di prestazioni assicurate. Da successivi controlli è emerso che la quarantenne lavorava in nero nel centro estetico dal gennaio scorso e da aprile percepiva il reddito di cittadinanza, un contributo riservato a chi non ha alcun tipo di occupazione.
A marzo aveva presentato all’Inps una documentazione mendace dichiarandosi senza lavoro. In sei mesi la quarantenne ha percepito un totale di 1.348,62 euro, pari a 224,77 euro al mese. Ora ne deve rispondere davanti a un giudice. La Finanza invita i cittadini a collaborare e a denunciare, anche in forma anonima, il lavoro sommerso.