La nomina dell’amministratore unico di Assp a Cesano Maderno finisce sul tavolo dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. Ad accendere i riflettori sulla guida della società partecipata cesanese (che gestisce farmacie, cimiteri, parcheggi e pubbliche affissioni) è stato l’esposto presentato in settimana dai legali dell’ingegnere Demetrio Praticò, che oltre all’attuale presidente (riconfermato) Luca Zardoni, era l’unico altro curriculum arrivato per ricoprire il ruolo di vertice.
Nel documento inviato all’Anac l’ingegnere cesanese, manager di lungo corso con un’ampia esperienza nel settore della gestione delle farmacie, ipotizza anomalie nella procedura di nomina dell’amministratore (con un compenso annuo lordo di 17mila euro) che gestisce un’azienda con un fatturato annuo di oltre 10 milioni di euro e una quarantina di dipendenti. Oltre al comune cesanese che ha il 99,7% del capitale figurano (con quote minoritarie) anche i comuni di Varedo (che detiene 0,1%), Meda (0,1%) e Limbiate (0,1%).
Cesano Maderno: i motivi dell’esposto di Praticò
Per ricostruire la vicenda bisogna tornare indietro di un anno e mezzo al giugno 2021 quando sindaco della città era ancora Maurilio Longhin e a rappresentare i comuni minoritari alla riunione hanno partecipato Umberto Sodano (ex assessore a Meda in rappresentanza del riconfermato sindaco Luca Santambrogio), il primo cittadino limbiatese Antonio Romeo e l’assessore di Varedo Laura Caldan.
Poche settimane prima (il 27 maggio 2021) la stessa Assp aveva provveduto a pubblicare l’avviso pubblico per garantire la partecipazione e l’invio dei curricula per la nomina dell’amministratore unico. Oltre all’uscente Luca Zardoni era arrivato anche il secondo profilo per partecipare alla selezione pubblica che è poi stato escluso durante del mese di giugno. Nell’esposto i legali di Praticò hanno evidenziato come tutta la procedura non abbia rispettato i termini di legge oltre al fatto che i “requisiti richiesti per la nomina ad amministratore unico di Assp Spa sono vaghi e anche molto generici” e alla presenza durante la votazione (come si evince dal verbale della permanenza di Zardoni alla votazione) e la “mancata presentazione durante l’assemblea dei soci dell’altro candidato e relativo curriculum”.
Cesano Maderno: “Nomina decisa in anticipo?”
Altra contestazione del “querelante” è legata alla “relativa mancata comparazione dei curricula dei candidati alla nomina” e al conclusivo “atto di nomina dell’amministratore unico di Assp Spa che non fornisce i criteri e le motivazioni della scelta”.
“Lo scrivente chiede all’Anac – si legge nell’esposto che configura anche la possibilità del reato di abuso d’ufficio – di verificare se sono ravvisabili gli estremi che portano a ritenere già deciso in anticipo la nomina dell’amministratore unico e se tale scelta la scelta possa ritenersi, di fatto, precostituita e se in ogni caso la procedura seguita favorisce un aspirante alla nomina rispetto ad altri, contravvenendo al principio di imparzialità e determinando l’illegittimità dell’atto di nomina stesso”.