Cesano Maderno: chiesti sei anni per l’ex direttore delle Poste che scappò coi soldi

Chiesti sei anni di reclusione per l'ex direttore delle Poste di Cesano Maderno che aveva fatto sparire oltre 400mila euro ed è scappato a Capo Verde.
poste italiane Monza
poste italiane Monza Radaelli Fabrizio

Ha fatto sparire oltre 400mila euro dall’ufficio postale ed è scappato a Capo Verde facendo perdere le sue tracce. Per il bovisiano, ex direttore delle Poste a Cesano Maderno, la Procura di Monza chiede ora una condanna a 6 anni di reclusione. La richiesta è stata avanzata nei giorni scorsi in occasione del processo che si sta svolgendo con rito abbreviato davanti alla gup (giudice dell’udienza preliminare) Francesca Bianchetti. L’uomo era finito sul banco degli imputati con le accuse di peculato, truffa aggravata, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento.

Cesano Maderno: chiesti sei anni per l’ex direttore delle Poste che scappò coi soldi, il primo allarme dei familiari preoccupati

La vicenda risale ormai a circa un anno fa e aveva destato enorme scalpore non solo in città. A mettere i carabinieri sulle sue tracce erano stati prima di tutto i familiari: senza sapere quanto era accaduto, si erano rivolti ai militari denunciandone la scomparsa non avendo più ricevuto alcuna sua notizia durante un fine settimana. Inutile ogni tentativo di mettersi in contatto con lui, l’unica possibilità rimasta era stata quella di affidarsi alle forze dell’ordine sperando che non gli fosse accaduto nulla di grave e che potesse tornare presto a casa.

Carabinieri Cesano Maderno
Carabinieri Cesano Maderno

I carabinieri, però, hanno sentito nuovamente parlare di lui pochi giorni più tardi, esattamente il lunedì, alla riapertura dell’ufficio postale. I dipendenti avevano infatti scoperto un importante ammanco, che in un primo momento era stato stimato in diverse decine di migliaia di euro. Del direttore, naturalmente, in ufficio nessuna traccia.

Cesano Maderno: chiesti sei anni per l’ex direttore delle Poste che scappò coi soldi, la fuga col malloppo

Messe insieme le due cose, era stato facile pensare a una fuga dell’uomo con il malloppo in tasca. I sospetti avevano trovato una veloce conferma: l’uomo si era imbarcato su un volo diretto a Capo Verde. Dalle indagini erano risultati problemi dell’uomo con il gioco d’azzardo, i familiari avevano spiegato che la sua fuga era motivata esclusivamente dalla paura per ciò che aveva combinato. Insomma soldi sottratti non per darsi alla bella vita, ma per problemi con il gioco d’azzardo, affetto da ludopatia, e fuga per evitare conseguenze. Era però tornato a luglio in Italia, ormai disposto ad affrontare la giustizia per rendere conto del suo gesto, e arrestato immediatamente non appena aveva messo piede all’aeroporto.

Cesano Maderno: chiesti sei anni per l’ex direttore delle Poste che scappò coi soldi, rubati 430mila euro

Durante la sua assenza le forze dell’ordine avevano avuto intanto la possibilità di ricostruire nel dettaglio quanto accaduto nell’ufficio postale. Secondo le indagini avrebbe fatto sparire complessivamente 430mila euro: 177mila euro erano contenuti nel distributore automatico, altri 170mila euro erano presenti su quattro libretti postali. Infine erano spariti anche 83mila euro custoditi in una cassaforte per il pagamento delle pensioni. Gli inquirenti ritengono che l’ex direttore delle Poste dal 2022 abbia truffato diversi correntisti, soprattutto anziani, con operazioni sui libretti postali e falsa vendita di buoni fruttiferi.