A Cesano Maderno, la carrozzeria di Ruggero Cattaneo ha allestito i furgoni di un’azienda agricola che produce piccoli frutti. Essi vengono trasportati a Milano e in Expo. La speranza: che l’uso dei veicoli si espanda alla Brianza. Il produttore dei veicoli i è l’autofficina “Cattaneo e Allievi” lungo la Nazionale dei Giovi,
Proprio in quel capannone vengono realizzate le piccole furgonature che verranno, poi, riempite di lamponi, more e fragole biologiche destinate a percorrere le strade del centro storico di Milano. Con l’intento di mostrare a passanti e acquirenti un modo intelligente di come nutrire il Pianeta per dare energia alla vita.
«Spinto da un giovane imprenditore, Gugliemo Stagno Dalcontres, che ha da poco dato vita nella zona dietro Linate a un’azienda agricola biologica all’avanguardia – spiega Ruggero Cattaneo – ho scelto di mettere a disposizione le professionalità della carrozzeria, che conta 10 dipendenti, per realizzare queste piccole furgonature da montare su biciclette e Apecar Piaggio per il trasporto di frutti a chilometro zero in piccoli negozi viaggianti. Si tratta di un progetto promosso dal Comune di Milano nell’ambito di Expo – sottolinea – e che è stato presentato mercoledì scorso proprio a Palazzo Marino. E già rappresenta per noi e il nostro staff un’enorme soddisfazione, a pochi mesi dai festeggiamenti dei 70 anni di attività della carrozzeria».
Del resto, lo “street food” sta prendendo sempre più piede, anche in Italia. «Biciclette e Apecar sono mezzi ad emissioni zero – spiega Cattaneo – dotati di casse resistenti e solide per il trasporto di cibi che noi abbiamo realizzato seguendo i dettami della motorizzazione civile e verniciato secondo le dritte dell’azienda madre. Inoltre, in caso di incidente, forte vento o strade sconnesse non si ribaltano. E pure tutti i materiali che abbiamo impiegato per gli allestimenti sono lavabili e atossici. Perché è importante che chiunque realizzi il sogno d’avere un proprio orto sotto casa».
Un progetto che ha le gambe per camminare anche dopo Expo. «Nel centro storico di Milano questi mezzi già circolano, il mio sogno è che arrivino anche in Brianza – ammette il nostro – e spero di vederli circolare anche dopo i sei mesi dell’Esposizione. Si tratta, del resto, di una modalità di trasporto di alimenti, pregiati e locali, che non abbisogna dei permessi a cui sono sottoposte le bancarelle dei mercati rionali. E nella quale i guidatori dei mezzi godono di una facilità di parcheggio ignota a chi è abituato a destreggiarsi su un furgone tradizionale. Se poi pensiamo che siamo in Brianza – aggiunge – quelli sono proprio i mezzi su cui si muovevano i vecchi falegnami delle nostre zone. Insomma, il tocco della nostra carrozzeria non poteva mancare».