Cesano, a Binzago fa discutere l’addio ai Fratelli Maristi nella scuola parrocchiale

Da settembre le scuole parrocchiali di Binzago a Cesano Maderno non saranno più gestite dai Fratelli Maristi. Una decisione, quella della parrocchia, che sta facendo discutere le famiglie
Cesano, cambia la gestione della scuola parrocchiale
Cesano, cambia la gestione della scuola parrocchiale

Da settembre la gestione e la didattica delle scuole parrocchiali di Binzago, a Cesano Maderno, primaria a materna, e della materna della Sacra Famiglia non saranno più gestite e coordinate dai fratelli Maristi. Una decisione che fa discutere: i genitori, infatti, sono preoccupati per il futuro dei propri figli, sulla stesa linea sono anche i docenti. E’ nato un comitato “Genitori pro maristi” che i prossimi giorni invierà una lettera in curia, i docenti l’hanno già inviata per chiedere a don Romeo di non percorrere questa strada, ma di proseguire la collaborazione con i maristi che dura ormai da 18 anni

Una decisione che è stata comunicata con una lettera pubblicata sul sito della scuola, scritta dal parroco e da un delegato dei Maristi. Nel documento si ricorda come si è arrivati alla decisione. I Fratelli Maristi tre anni or sono avevano proposto una convenzione per chiarire i rapporti tra parrocchia e istituto religioso, proposta sulla quale il Servizio di pastorale scolastica della Diocesi aveva espresso un parere contrario, suggerendo di mantenere uniti Ente gestore e titolare del progetto didattico-educativo.

In tre anni si sono valutate diverse ipotesi per risolvere la questione, alla fine però parroco e consiglio pastorale il 25 maggio scorso hanno stabilito “di conservare le scuole con titolarità, direzione didattica e pastorale parrocchiale”.

Parrocchia e Fratelli Maristi non chiudono la porta a collaborazioni future, ma la decisione ha portato i Maristi a far cessare dal primo settembre la presenza nella scuola di Fratel Marco Cianca e Fratel Stefano Divina.

Don Romeo ha affrontato la questione anche in una lettera alle famiglie: «Comprendiamo -spiega ai genitori- che è un passaggio che suscita tante domande e di fronte al quale volete certezze per i vostri figli. La prima certezza è che i vostri ragazzi rimangono il bene più importante per la scuola». E ancora: «A breve programmeremo un incontro nel quale poter raccogliere le domande che vi portate dentro».