Il sindaco si trasforma in investigatore, va a caccia di spacciatori e riesce a scovare tra gli alberi del parco delle Groane un bilancino di precisione per pesare la droga e due telefoni cellulari. «Uno continuava a squillare e compariva persino un nome registrato in rubrica», dice Dante Cattaneo, il vulcanico sindaco leghista di Ceriano Laghetto.
Tutto è partito da una “passeggiata ecologica”. Così l’ha chiamata il primo cittadino. In realtà, nel bosco delle Groane, Cattaneo ci è andato per scacciare gli spacciatori e ripulire la zona dai rifiuti. «Ogni giorno arrivano segnalazioni, ogni giorno la situazione peggiora. Siamo lasciati soli da uno Stato che accoglie clandestini e non condanna gli spacciatori», il duro commento del borgomastro leghista.
Pochi minuti prima della visita del sindaco, infatti, i carabinieri della stazione di Solaro avevano fermato uno spacciatore marocchino che aveva addosso 11 grammi di eroina ed uno di cocaina, oltre che 55 euro in contanti, probabili provento dell’attività criminale. Il pusher è stato processato e condannato per direttissima a otto mesi di reclusione, ma scarcerato immediatamente in quanto incensurato. Di qui il rammarico di Cattaneo.
Che a pochi passi dall’entrata nel bosco ha trovato i due telefonini e il bilancino di precisione. «Erano qui pochi minuti prima di noi», ha detto il sindaco durante il ritrovamento del take away della droga, «ora ci stanno sicuramente guardando, ma devono capire che questi boschi sono di tutti ma non dello spaccio».