Cercatori d’oro nell’Adda ancora con poca acqua: segnalazioni tra Paderno e Cornate

Con il fiume in secca, ancora nonostante la pioggia, sull’Adda arrivano i cercatori d’oro e a testimoniarlo non può che essere Fiorenzo Mandelli, lo storico ex custode della Rocchetta.
Foto dell'adda con il livello basso e cercatori d’oro
Foto dell’adda con il livello basso e cercatori d’oro

Con il fiume in secca, ancora nonostante la pioggia, sull’Adda arrivano i cercatori d’oro. Da sempre meta d’esplorazione di amanti della natura e della storia, il tratto di fiume che costeggia Paderno e Cornate in queste ultime settimane sta registrando la presenza di nuovi appassionati. Sono i cercatori d’oro che sfruttando proprio la scarsità d’acqua nel letto del fiume lo percorrono e ne scandagliano i fondali alla ricerca di materiale prezioso.

A testimoniarlo non può che essere Fiorenzo Mandelli, lo storico ex custode della Rocchetta. Mandelli infatti, pur avendo rimesso le chiavi del Santuario nelle mani della parrocchia cornatese lo scorso agosto, continua la sua attività di divulgatore delle bellezze e delle particolarità del territorio abduano partendo dalla chiesetta di Santa Maria Addolorata, vicino al ponte di Paderno d’Adda.

Cercatori d’oro nell’Adda ancora con poca acqua: segnalazioni tra Paderno e Cornate
Foto dell’adda con il livello basso e Fiorenzo Mandelli

«Con il sole e le temperature alte nelle ultime settimane sono arrivati anche i cercatori d’oro – racconta – Armati della loro classica batea, la cosiddetta “padella”, hanno iniziato a setacciare il greto del fiume un po’ come i personaggi dei film del far west o nella Febbre dell’oro di Chaplin. Lo hanno potuto fare perché con il livello del fiume basso, a cui non hanno troppo giovato nemmeno le ultime deboli piogge, possono addentrarsi nell’acqua e raggiungere il fondo mai così a portata di mano come nelle scorse settimane. Un lavoro duro ma che ha dato anche qualche frutto».