I gruppi consiliari di Lega, Forza Italia e Noi per Seregno, che siedono in minoranza nel consiglio comunale di Seregno, hanno presentato una richiesta di trattazione degli esiti della due diligence richiesta da Aeb nell’ambito dell’operazione di integrazione societaria con A2A, la cui documentazione, dopo polemiche infinite, è stata consegnata la settimana scorsa a Tiziano Mariani, capogruppo consiliare di Noi per Seregno, firmatario di uno dei ricorsi per l’annullamento della delibera consiliare che ha dato mandato al sindaco Alberto Rossi di votare a favore del matrimonio con A2A nell’assemblea dei soci di Aeb, che il Tar della Regione Lombardia ha accolto, determinando un appello del Comune di Seregno e di Aeb al Consiglio di Stato di Roma, con fissazione dell’udienza di merito per il prossimo 1 luglio.
La particolarità è che, per rispettare il vincolo di riservatezza che ha accompagnato l’inoltro del faldone a Mariani, la seduta si dovrà svolgere in modalità segreta, senza la presenza di pubblico, giornalisti e dipendenti comunali, con la sola eccezione del segretario comunale Alfredo Ricciardi, cui spetterà l’onere della verbalizzazione.
L’istanza, firmata dai leghisti Edoardo Trezzi, Gabriella Cadorin, Stefano Casiraghi ed Elisabetta Viganò, dalle forziste Ilaria Cerqua e Chiara Novara ed appunto da Mariani, è stata motivata poiché, a seguito del dibattito nell’ultima riunione consiliare, «è risultata da parte di alcuni consiglieri comunali la necessità di condividere il contenuto di tali documenti per una maggiore consapevolezza e conoscenza dell’aggregazione intervenuta, alla luce delle argomentazioni esposte nella sentenza del Tar di Milano, ritenendo che la discussione possa avvenire in seduta segreta, ricorrendo l’interesse pubblico in tal senso, con conseguente obbligo di riservatezza per i consiglieri comunali presenti».
Il limite temporale fissato per la convocazione è di venti giorni, anche se l’esperienza insegna che spesso la scadenza non viene rispettata.