Cartelle pazze a Carate Brianza, nelle case arrivano tasse gonfiate per errore: Adiconsum bacchetta il sindaco Veggian

Cartelle pazze a Carate Brianza: nelle case di numerosi cittadini sono arrivate bollette relative al canone unico patrimoniale 2021 con evidenti errori di calcolo. Adiconsum è stata subissata di richieste di aiuto.
Marzio Galliani, responsabile Adiconsum Carate Brianza
Marzio Galliani, responsabile Adiconsum Carate Brianza

Non c’è stato nessun aumento del Canone unico patrimoniale 2021, in vigore da gennaio dell’anno in corso, che sostituisce il canone per l’occupazione suolo pubblico, l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni. Lo ha comunicato l’amministrazione comunale di Carate Brianza, a seguito di diverse segnalazioni da parte di cittadini che si sono visti recapitare a domicilio bollette quasi raddoppiate rispetto agli scorsi anni. L’errore nell’emissione delle cartelle di riscossione, lievitate in alcuni casi fino ad anche il 30-40% rispetto agli scorsi anni, sarebbe da imputare alla società San Marco Spa, azienda leader nel nord Italia nell’ambito dei servizi di gestione, riscossione e supporto agli enti locali. “Preso atto delle diverse segnalazioni pervenute, comunichiamo che gli uffici preposti stanno procedendo ad una verifica della correttezza di tutti gli avvisi di pagamento già emessi e ricevuti dal concessionario del servizio, San Marco Spa. Le tariffe approvate con la delibera di Giunta comunale del 7 ottobre 2021 sono le medesime degli anni precedenti e non sono previste quindi rivalutazioni in aumento”, hanno chiarito il sindaco Luca Veggian e l’assessore al Bilancio Fabio Cesana in un comunicato congiunto, in cui invitano i cittadini “che rilevassero presunte anomalie di calcolo” a comunicarlo “tramite mail all’indirizzo caratebrianza.icp@sanmarcospa.it oppure al numero di telefono 031 6879640”.

Soluzione che non ha convinto Adiconsum. In una lettera diretta al sindaco Luca Veggian, Marzio Galliani, segretario di Adiconsum di Monza Brianza e Lecco, ha chiesto al primo cittadino di “provvedere personalmente all’invio di un nuovo conteggio alla cittadinanza”. “Martedì sono stato subissato di telefonate e in ufficio si sono presentate diverse persone senza appuntamento” per l’errore nell’emissione dei cedolini di pagamento di questa tassa. “Nella nota a firma sua e dell’assessore si adduce ad un errore da parte della società San Marco Spa addetta alla riscossione – sottolinea Galliani nella lettera.- Ora non vogliamo assolutamente fare polemica sulle colpe e competenze. Ma dire che chi ha ricevuto un conteggio sbagliato o anomalo deve comunicarlo telefonicamente o mandare una mail ci sembra decisamente sbagliato. Chiediamo a lei signor sindaco di provvedere all’invio di un nuovo conteggio avvisando la cittadinanza. Oppure ci dia retta: come hanno fatto diversi comuni elimini “la gabella”, da noi ritenuta anacronistica e fuori moda, così farà contenti i caratesi che finalmente entreranno nel nuovo secolo”.