Carnate: «In zona stazione servono parcheggi per auto e bici»

Tre problemi e tre soluzioni per la stazione di Carnate. Le propone il pendolare Gianluca Morelli, già in prima linea qualche anno fa con il Comitato parcheggi di Arcore, per migliorare la situazione della zona intorno a via Roma.
Carnate, il pendolare Gianluca Morelli indica l'ex parcheggio di via Volta, di proprietà di Rfi, chiuso nel 2015
Carnate, il pendolare Gianluca Morelli indica l’ex parcheggio di via Volta, di proprietà di Rfi, chiuso nel 2015 Gabriele Galbiati

Dopo il restyling della stazione di Arcore, per la quale si è speso in prima persona facendo da portavoce del “Comitato Parcheggio Arcore”, Gianluca Morelli ha un nuovo obiettivo: aiutare l’amministrazione comunale di Carnate a rendere la stazione di via Roma a misura di pendolare.

Da qualche anno Morelli prende il treno a Carnate: «I problemi principali della stazione sono tre – spiega– Uno è quello dei parcheggi, sia per le automobili che per le biciclette. Gli altri due sono legati invece alle barriere architettoniche che impediscono un accesso fluido ai binari e al sottopasso ai disabili; e la sicurezza. Purtroppo sappiamo tutti che la zona della stazione è stato teatro di piccola criminalità in passato e difficilmente dopo una cert’ora del giorno si vedono pattuglie dei carabinieri a perlustrare la zona».

Per quanto riguarda i parcheggi, Morelli segnala la necessità di avere aree libere per posteggiare le autovetture, visto che quelle nella zona della stazione sono tutte o a pagamento o a disco orario: «Chi usufruisce della stazione o paga il parcheggio o deve lasciare la macchina abbastanza lontano, perché i parcheggi non a pagamento in zona sono tutti a disco orario. L’unica area non a pagamento vicina è stata chiusa un anno e mezzo fa e sinceramente non capisco il perché, da un giorno all’altro sono apparsi dei blocchi di cemento che impediscono alle macchine di entrare ed uscire. Ci sono poi anche difficoltà per le biciclette perché le uniche rastrelliere disponibili sono abbastanza lontane dai binari e poi non sono riparate da tettoie e questo scoraggia in un certo senso i pendolari a raggiungere la stazione in bicicletta».

Le segnalazioni di Morelli sono arrivati all’amministrazione comunale che, tramite le parole dell’assessore Egidio Passoni, vuole fare alcune precisazioni sulla situazione della stazione: «Innanzitutto bisogna sfatare il mito della pericolosità dell’area stazione. Io abito lì vicino e non mi sono mai accorto di questi episodi “criminosi”. Per quanto riguarda il discorso parcheggi, l’area libera di via Volta chiusa nel 2015 è stata aperta anche fin troppo. La convenzione con Rfi, proprietaria dell’area in questione, prevedeva infatti che lo spazio in questione rimanesse aperto sino al termine della costruzione del parcheggio di via Libertà, ultimato nel 2012 e invece è rimasto aperto quasi tre anni in più».

L’assessore spiega che l’amministrazione ha comunque in programma un progetto che la maggioranza presenterà in vista della prossima campagna elettorale, di sfruttamento dell’area di interscambio in questione, applicando però la strategia “vicino paghi, lontano gratis fin che vuoi”. «Da soli non possiamo pensare di risolvere questo problema, dovremo coinvolgere nel processo Rfi e sindaci dei paesi vicini – spiega Passoni –. Nel nostro piano però sono previsti lo sfruttamento dell’area ora chiusa di via Volta e la creazione di uno spazio coperto per le biciclette».