Carnate: contatore del gas piombato, lascia 41 famiglie senza riscaldamento per oltre 20 giorni

Contatore del gas piombato sbloccato solo venerdì 25 novembre, il motivo è un mistero.
la temperatura massima nel condominio
la temperatura massima nel condominio

Oltre 20 giorni senza riscaldamento e temperature fino a 11 gradi. È la situazione che hanno dovuto vivere fino a venerdì 25 novembre i residenti della palazzina al civico 2 di Via Buonarroti a Carnate.

Carnate: contatore del gas piombato e la rabbia di un inquilino

A inizio mese infatti, quando sarebbe dovuto entrare in funzione il riscaldamento, i tecnici intervenuti per riattivare la caldaia centralizzata hanno trovato il contatore piombato: «Senza alcun preavviso per noi residenti – racconta l’inquilino di uno dei 41 appartamenti presenti nel condominio -. Da quanto ho potuto constatare anche l’amministratore condominiale sarebbe stato all’oscuro della questione e sostiene che i sigilli sono stati messi dalla vecchia azienda fornitrice a settembre, senza che siano giunte comunicazioni». Per i residenti questo potrebbe essere dovuto a un debito accumulato nel pagamento delle utenze: «Sembrerebbe ci sia un buco di 38 mila euro dovuto a famiglie che da diverso tempo non pagano le spese condominiali – prosegue l’inquilino -. Questo dovrebbe essere il motivo per il quale l’azienda avrebbe rescisso unilateralmente il contratto. Quel che fa arrabbiare è l’ingiustizia sociale. Perché ha dovuto subire questa situazione anche chi ha sempre pagato?». Ovviamente queste ultime settimane sono state molto difficili: «Soprattutto da quando le temperature si sono abbassate. Per giorni interi abbiamo avuto un massimo di 11 gradi in casa, senza contare l’umidità. In questo condominio abitano persone anziane e malate e per loro la situazione poteva essere particolarmente pericolosa. Ma anche per chi è più giovane e non soffre di particolari malattie vivere sempre con queste temperature non può far bene».

Carnate: contatore del gas piombato e le parole di sindaco e amministratore

Sulla vicenda è stato chiamato in causa anche il comune: «Che comunque non ha competenza – ha spiegato il primo cittadino Rosella Maggiolini -. Ho comunque provato a contattare il nuovo gestore che mi ha semplicemente risposto che prima di poter riattivare l’impianto avrebbero dovuto sistemare un problema». Contattato sulla questione l’amministratore del condomino non ha citato la problematica del debito ma ha riferito che: «Il contatore è stato piombato e non si riesce a capirne la motivazione perché abbiamo in mano una documentazione diversa. In teoria il vecchio fornitore ci avrebbe dovuto immettere nel mercato del Fui (Fornitura di Ultima Istanza nda) senza interruzioni. Non so che pratiche abbiano fatto ma non avrebbero dovuto bloccarlo». In settimana lo stesso amministratore ha comunicato che la riattivazione dell’impianto era prevista per il 25 novembre e nella mattinata di venerdì gli inquilini hanno potuto finalmente accendere il riscaldamento.