Carate, fondo anti-crisi: pochedomande, soldi a disabili e anziani

Carate – I 13mila euro del fondo anticrisi non elargiti alle famiglie caratesi colpite dalla crisi saranno sbloccati e dirottati a favore di anziani, disabili e famiglie. Lo ha deciso nei giorni scorsi l’assessore ai Servizi sociali, Davide Bottani, che ha ricevuto in “eredità” dal collega Emanuele Ghezzi, assessore nella passata tornata amministrativa, il sostanzioso avanzo dei 20mila euro che il consiglio comunale cittadino – primo tra tutti gli enti locali brianzoli – aveva istituito a favore dei cassaintegrati residenti in città. Era un fondo contro la crisi economica, con una base di 20mila euro da ripartire tra i caratesi colpiti dalla perdita di lavoro a causa di chiusure o ristrutturazioni aziendali, che ne avessero fatto domanda. La commissione consiliare competente aveva stabilito principi e regole di erogazione ai cittadini, e in consiglio comunale era stato approvato un regolamento ad hoc. Ogni richiedente avrebbe ricevuto un contributo variabile di 700 o 1.100 euro, a seconda dei requisiti in possesso. Primo su tutti: un nucleo familiare con almeno un componente che nel corso del 2008 ha perso il lavoro a causa della crisi economica generale. Era previsto un contributo una tantum, in particolare, di 700 euro per nuclei familiari composti da una sola persona o da una coppia senza minori a carico. Si saliva a quota 1.100 euro per coppie con minori. Terminato il periodo di presentazione delle candidature, agli uffici comunali erano arrivate solo nove domande. Esaminate, solo sette persone avevano “passato il turno” ed erano state giudicate idonee a ricevere parte del contributo. La giunta aveva quindi deciso di riaprire i termini del bando, ma senza riuscire a elargire altri contributi economici. Erano quindi avanzati 13mila euro.

«I 13mila euro del capitolo “fondo anticrisi” – così Bottani, che nel primo consiglio comunale aveva invece annunciato l’intenzione di aprire per la terza volta il bando – saranno sbloccati: pochi caratesi hanno fatto richiesta per ricevere parte de fondo, e meno ancora avevano i requisiti per ottenerlo. Abbiamo quindi deciso di “dirottarli” come contributo a anziani, famiglie in difficoltà e disabili, da qui a fine anno. I 13mila euro non saranno quindi più vincolati al fondo anticrisi. Ho dato predisposizioni agli uffici e i funzionari stanno lavorando in questa direzione». Non erano mancate polemiche, a palazzo, tra maggioranza e opposizione, in merito alle polemiche che si erano sollevate sullo stanziamento del fondo. Le forze del Centrosinistra avevano infatti presentato la richiesta di accantonamento di ben 98mila euro, e avevano poi chiesto di implementare il fondo. Richiesta bocciata dalla maggioranza di centrodestra, che a sua volta aveva messo ai voti di accantonare invece 20mila euro. Previsione che si è rivelata più che generosa vista la scarsa adesione al progetto di solidarietà a sostegno delle famiglie. Da qui la scelta di dirottare altrove i soldi accantonati.
Alessandra Botto Rossa