Braccio di ferro tra tre società e l’amministrazione comunale. La decisione dell’esecutivo di centrosinistra di cambiare il Piano di governo del territorio varato nel 2009 dall’amministrazione di centrodestra, ha mandato in frantumi il progetto dalle società Canali, Edilpalosco e Mla selection.
Le tre hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo della Lombardia, con tanto di richiesta di nove milioni di euro come risarcimento danni, per ottenere l’annullamento, preceduto dalla sospensione, del provvedimento comunale che lo scorso 11 giugno comunicava loro la conclusione negativa «della fase istruttoria e di ultimazione del relativo procedimento riguardante la proposta di Piano attuativo inerente l’ambito di trasformazione “A15” del Pgt”.
In buona sostanza, il Comune ha comunicato alle tre che, essendo decaduto il 20 maggio il Documento di piano (il cuore di ogni Pgt), gli ambiti di trasformazione in essi contenuti non sono più approvabili. L’area al centro della contesa è un campo, edificabile, che si affaccia sulla Valassina, accanto al “Nippon bonsai” di via Della Valle. La “Canali spa” di Sovico, la rinomata azienda di abiti sartoriali da uomo, la “Edilpalosco srl“ con sede a Bergamo e la “Mla Selection di Malberti Lorenzo Alessio”, con sede a Carate Brianza, tutte e tre legate all’area oggetto della trasformazione, si sono rivolte all’avvocato Jacopo Recla, che a Milano divide lo studio legale con l’avvocato Paolo Bertacco, assessore nella giunta guidata da Marco Pipino che ha licenziato il documento urbanistico del Pgt.
La presentazione del ricorso non ha trovato impreparati giunta e funzionari, che hanno predisposto le carte per la controffensiva dell’ente pubblico locale. Riunita in municipio lunedì sera, la giunta ha deciso di resistere in giudizio affidandosi all’avvocato di fiducia Maurizio Boifava, di Monza, che ha già fornito al Comune l’assistenza legale durante il procedimento di redazione e approvazione del Pgt. Per la costituzione in giudizio è stata stanziata la somma di 9.500 euro.