«Via Pascoli è troppo stretta per permettersi di avere una colonna di auto ferme sul lato destro e un’altra sul lato sinistro. Il Comune intervenga, prima che ci scappi il morto».
Porta in calce la firma dei rappresentanti delle quindici famiglie che abitano nei due condomini affacciati sul parco alle spalle della basilica romanica di Agliate, la petizione che nei giorni scorsi è stata presentata agli uffici comunali di Carate Brianza per cercare una soluzione all’annoso problema della sosta selvaggia. Ci sono le sette famiglie del civico 8 e pure le sei del civico 6.
«Tutti hanno aderito. Ma anche diversi insegnanti e lavoratori della scuola dell’infanzia hanno voluto firmare», assicura Domenico Monti, 83 anni, promotore della raccolta firme con il vicino di casa Giuseppe Cannata, che di anni ne ha 53.
Monti, da più di venti anni volontario tuttofare alla scuola materna della frazione e da più di dieci “moschettiere del verde” per conto dell’amministrazione comunale (tiene in ordine il Parco della Rovella), ha ben chiara la soluzione: «Dovrebbero vietare la sosta sul lato destro per chi scende, dalla curva fino alla fine della nostra proprietà condominiale. Questa è la nostra proposta».
È sempre Monti a spiegare la situazione: «Chi arriva in via Pascoli da via Cavour si trova a prendere una curva a gomito che è senza visuale, e con le macchine parcheggiate da una parte e dell’altra della carreggiata, non c’è spazio per accorgersi se dalla parte opposta sta arrivando qualcuno.
«Qui ogni mattino, dalle 9 alle 10, è un caos perché ci sono le mamme che accompagnano i bambini a scuola, ma per tutta la giornata e al fine settimana in particolare c’è un via vai continuo di auto perché in tanti vengono al parco per un pic nic o per stare sull’erba, oppure la sera c’è chi va alla scuola di danza che c’è all’inizio della strada.
«Anni fa mio figlio ha fatto un incidente mentre tornava a casa in motorino, per un’auto parcheggiata sulla curva a gomito. Quasi ogni giorno c’è un tamponamento o una discussione».
Ma i problemi non sono solo in curva, dove la criticità arriva dalla scarsa visuale: «Se c’è un furgone in sosta sul rettilineo – spiega il pensionato – è certo che due macchine in arrivo nello stesso momento dai sensi di marcia opposta, non riescono a passare. Non hanno lo spazio».
Dal comando della polizia locale uno spiraglio: «Le comunichiamo che la sua richiesta è stata presa in considerazione e sarà valutata insieme ad altre istanze viabilistiche che interessano il territorio comunale», la risposta scritta arrivata nei giorni scorsi a Cannata da parte del comandante Alberto Crippa.