Carate Brianza, il Real Ceredo va all’attacco sulla gestione del centro sportivo di via 25 aprile

Il presidente Giovanni Barletta chiama in causa il sindaco Luca Veggian e contesta l'assegnazione degli spazi alla Folgore Caratese
La tribuna centrale del campo di via 25 aprile a Carate Brianza

«Il nostro progetto continua. Chiediamo al sindaco ed alla sua giunta un supporto concreto verso interventi che realmente favoriscano la comunità e le fasce più deboli, dato che stanno gestendo un Comune e non un’azienda». Giovanni Barletta, presidente del Real Ceredo, esterna così il suo malumore, a seguito dell’esito del bando per la gestione del centro sportivo di via 25 aprile, promosso dal Comune di Carate Brianza, al quale la sua società aveva concorso, con un progetto per la creazione di una scuola calcio gratuita per ragazzi di famiglie con un reddito basso.

Real Ceredo: Barletta convinto che non vi saranno benefici sociali

Il presidente Asd Real Ceredo Giovanni Barletta
Il presidente Asd Real Ceredo Giovanni Barletta

«Il 22 febbraio dello scorso anno -prosegue Barlettail sindaco Luca Veggian, sulle colonne de “Il Cittadino di Monza e Brianza”, replicò al presidente della Folgore Caratese Michele Criscitiello, riguardo la concessione del campo, dicendo che un primo cittadino risponde alla popolazione e fa gli interessi della città, non quelli di un singolo imprenditore, pur bravo che sia, e che nel suo operato non poteva prescindere dall’interesse a vantaggio del pubblico rispetto a quanto proposto dal privato. Magicamente, a distanza di un anno, le dichiarazioni e le scelte si sono completamente ribaltate. Il campo alla Folgore Caratese è stato concesso senza alcun progetto concreto a vantaggio della socialità e della comunità».

Real Ceredo: sotto accusa la concessione gratuita per 20 anni

Ed ancora: «Sempre su “Il Cittadino di Monza e Brianza”, il sindaco a conclusione del bando ha spiegato che la differenza sostanziale tra i due progetti in gara, il nostro e quello della Folgore Caratese, risiede nelle migliorie e negli ammodernamenti, anche strutturali, previsti da chi ottenuto la gestione ventennale. Una struttura pubblica data in concessione gratuita per 20 anni. Ed alla comunità cosa rimane? Lo diciamo noi: pagare il ticket per usufruire dei servizi. Nessun vantaggio. Nessun canone per il Comune, nessun beneficio sociale per i cittadini e nulla per i giovani. Non inganni l’ipocrisia del “daremo visibilità” e “creeremo indotto”. Certamente sarà creato indotto, ma per il dottor Criscitiello, il quale giustamente promuove gli interessi delle sue aziende. Si tratta di una sceneggiatura degna di un premio Oscar. Per garantire la trasparenza, come Real Ceredo, abbiamo chiesto l’accesso al progetto della Folgore Caratese, nell’interesse della nostra società e della cittadinanza».