Carate Brianza: il ranch dei cow boy nato dall’idea di uno studente (e dal volontariato)

Un angolo di Brianza per vivere l’esperienza di un vero cow boy americano. È nell’aperta campagna di Carate Brianza ed è nato dall'idea di uno studente.
Mimosa ranch Andrea Silvia Robazza e Stefano Battista
Mimosa ranch Andrea Silvia Robazza e Stefano Battista

C’è un angolo di Brianza in cui è possibile vivere l’esperienza di un vero cow boy americano. È un ranch nell’aperta campagna di Carate Brianza che confina con Albiate, nel parco Valle del Lambro. Il “Mimosa horse ranch” è una realtà presente dal giugno 2021. L’idea è nata da Andrea Robazza, 19 anni, neo diplomato all’istituto Levi di Seregno nell’indirizzo Cat (costruzioni, ambiente e territorio), con 100 e lode.

Carate Brianza: galeotta l’ippoterapia alla casa di Emma di Calò

Praticavo calcio a livello agonistico e ho vestito le maglie di Villa Raverio, Casatese Rogeno, Missaglia – ha raccontato – poi con l’inizio del covid ho frequentato una palestra e nel frattempo svolgevo servizio di volontario alla casa di Emma di Calò, che aveva tra le varie attività l’ippoterapia e me ne sono innamorato. Nel febbraio 2021 ho visto all’opera Stefano Battista, che praticava attività di monta americana prima a Mariano Comense e poi a Besana. Poi ci siamo conosciuti attraverso internet. Tra noi c’è stata subito sintonia e unità d’intenti e così abbiamo preso in affitto a Carate due ettari di terreno per dar vita al ranch che dalla primavera del 2021 ad oggi è molto cresciuto e sta riscuotendo molti apprezzamenti. In questa operazione ho coinvolto anche mia sorella Silvia, 23 anni, che dopo il lavoro d’ufficio si dedica anima e corpo al ranch”.

Andrea e Silvia Robazza in gara - foto Ranch La Mimosa (@Gaspofotovideo)
Andrea e Silvia Robazza in gara – foto Ranch La Mimosa (@Gaspofotovideo)

Carate Brianza: 50 tesserati nel maneggio che prende il nome da un cavalla

Il maneggio conta già 50 tesserati che svolgono lezioni un paio di volte la settimana, ma tutti i giorni le lezioni sono possibili dalle 15 alle 21.

Il maneggio è frequentato da bambini dagli 8 anni in poi – ha proseguito Andrea – abbiamo appassionati che giungono da Milano, Pavia, Bergamo, Brescia e a luglio abbiamo ospitato anche un’intera famiglia di Israele che era in vacanza in zona e ha voluto passeggiare per i campi coi nostri cavalli”.

Perché la denominazione di un fiore “Mimosa” ad un ranch? L’ha spiegato Silvia: “È stato il nome della mia prima cavalla”.

Carate Brianza: com’è nata la passione per la monta americana

Come è nata la passione e il desiderio di gareggiare e insegnare la specialità della monta americana o monta western?Tutto è nato da Stefano Battista, 33 anni, istruttore di monta americana, che con Filippo Papetti di Pieve del Cairo, della provincia di Pavia, nel settembre 2019 ha vinto il titolo mondiale nel campionato che si è svolto negli Usa in South Dakota – ha affermato Andrea – e così ci ha insegnato l’arte tanto che io e mia sorella partecipiamo alle gare che si svolgono prevalentemente nella zona di Pavia, Voghera e Borgo Taro e siamo iscritti al campionato italiano che si compone di sette prove l’ultima sarà ad ottobre, ma nei mesi scorsi siamo stati alla due giorni di Madrid”.

Carate Brianza: passeggiate e anche gare di “2×20 challenge”

Al “Mimosa ranch” tutte le passeggiate a cavallo e i corsi vengono tenuti da istruttori qualificati e sono rivolti sia a chi si avvicina al mondo dell’equitazione per la prima volta, ma anche ai cavalieri esperti con la possibilità di prepararsi per eventi e gare a livello agonistico di “2×20 challenge”, disciplina che prevede il lavoro in campo con i vitelli come i veri cow boy americani, ecco perché è detta anche monta western.
In cosa consiste la gara ? Ogni team composto da due cavalieri deve separare dalla mandria, in genere formata da 20 vitelli della razza Augus, scozzese, che vanno dagli 8 mesi ai 2 anni, e far passare attraverso due corridoi i due capi contrassegnati con lo stesso numero ma di colore differente che possono passare singolarmente o in coppia entro il tempo limite stabilito di 20 minuti. Nelle gare vince il team che riesce a far attraversare nei due corridoi i due vitelli nel minor tempo possibile.