Carate Brianza, al via un monitoraggio dello storico ponte di Realdino

L'intervento sarà eseguito in più fasi, la prima delle quali è prevista per la prossima settimana, e comporterà qualche inevitabile disagio al traffico veicolare
Lo storico ponte di Realdino

Al via, a partire dal prossimo lunedì 13 maggio, le operazioni di ispezione straordinaria con prova di carico del viadotto monumentale di Realdino, sulla strada provinciale Monza-Carate (viale Trento Trieste), posto a scavalco del fiume Lambro e delle vie comunali Leonardo da Vinci e Isonzo/Ortigara a Carate Brianza. Il manufatto storico, da annoverare tra le prime monumentali opere d’arte in Italia realizzate ricorrendo all’allora pioneristica tecnica del calcestruzzo armato, venne costruito dalla celebre ditta Fratelli Vender ing. Leonardi & C., divenuta poi Società Italiana Costruzioni e Cementi Armati per tutte le applicazioni del cemento in genere. L’imponente opera, costituita da due arcate principali aventi funzionedi sostentamento della sovrastruttura di impalcato, venne inaugurata nel 1908: si appresta a tagliare il traguardo dei suoi 115 anni di onorato servizio. La campagna diagnostica prevista, sviluppata in continuità e in simbiosi con il sistema di monitoraggio strumentale integrato di recente installazione, si pone dunque nell’ottica di uno scrupoloso controllo e studio della struttura.

Ponte di Realdino: l’obiettivo è stabilire le sue condizioni

Le operazioni di ispezione straordinaria, come rende noto la Provincia, con prova di carico saranno articolate e condotte in più fasi e consentiranno di stabilire le condizioni conservative del manufatto, di valutare le attuali caratteristiche tecniche e prestazionali dell’opera viabilistica, di progettare i necessari interventi di risanamento e recupero conservativo, oltre a considerare gli scenari futuri dell’attuale opera e, più in generale, della connessione viabilistica e ciclopedonale strategica Carate-Besana.

Ponte di Realdino: il dettaglio delle prime due fasi

La prima fase, della durata di circa una settimana in orario diurno, riguarderà la porzione di viadotto localizzata sul lato di Besana in Brianza (scavalco via Leonardo Da Vinci) e comporterà l’iniziale allestimento del cantiere, mediante montaggio di parapetti in legno lungo la relativa arcata a protezione degli addetti ai lavori chiamati ad operare in quota, l’esecuzione di ispezioni ed indagini sperimentali in loco, oltre che l’estrazione in campo di provini e campioni di materiali da inviare in laboratorio per indagini più dettagliate. La seconda fase, con previsto avvio il lunedì successivo, per una durata di un’altra settimana, sempre in orario diurno, comporterà la ripetizione delle stesse operazioni ma sulla porzione del viadotto localizzata sul lato di Carate Brianza (scavalco fiume Lambro e via Isonzo/Ortigara). Lo svolgimento delle indagini comporterà il ricorso a piattaforme di lavoro elevabili a cestello, a pantografo e a ragno, da posizionare lungo le due viabilità comunali al di sotto del viadotto, la prima settimana su via Leonardo da Vinci e la seconda settimana su via Isonzo/Ortigara, con necessità di chiusure temporanee, restringimenti e deviazioni. Lungo la viabilità superiore, in viale Trento e Trieste saranno istituiti, per un paio di giorni, sensi unici alternati regolati da semafori o movieri. 

Ponte di Realdino: prevista una prova di carico finale

La terza fase, condotta esclusivamente “a tavolino”, consisterà nella modellazione numerica dell’intera struttura, nell’elaborazione dei dati risultanti dalle prove eseguite sui campioni inviati in laboratorio e nella progettazione della prova di carico finale. L’ultima fase, prevista a distanza di circa un mese dall’ultimazione delle indagini in sito, consisterà appunto nello svolgimento della prova di carico finale sul luogo. Per ragioni tecniche, e al fine di consentirne i lavori, che verranno comunque eseguiti in diurno, di sabato o di domenica, verrà interdetto al traffico il segmento di viale Trento e Trieste interessato, con l’istituzione di itinerari alternativi di deviazione. Conclusa la campagna diagnostica complessiva saranno disponibili dati e informazioni, utili anzitutto a valutare l’attuale fruibilità dell’opera o eventuali