Caparra versata ma niente casa, anche brianzoli tra i raggirati della immobiliare Reef spa

Ci sono anche dei cittadini brianzoli tra i presunti truffati dalla società immobiliare Reef spa. A raccontarlo è l’avvocato milanese Stefano Azzolina, legale di alcuni dei clienti
Case in costruzione
Case in costruzione FABRIZIO RADAELLI

Ci sono anche dei cittadini brianzoli tra i presunti truffati dalla società immobiliare Reef spa. A raccontarlo è l’avvocato milanese Stefano Azzolina, legale di alcuni dei clienti dell’immobiliare che prometteva appartamenti da sogno a prezzi ribassati e pagabili senza mutuo, senza intermediazione della banca e con comode rate mensili.

Caparra versata ma niente casa, parla l’avvocato dei clienti

«Si tratta di un caso nazionale – spiega Azzolina -. La società che aveva una sede prestigiosa a Milano, in zona Mecenate, ha intercettato clienti anche a Cagliari e Roma e nell’hinterland milanese. Sono varie decine le persone che sono state imbrogliate». La maggior parte di questi hanno versato una caparra per l’acquisto di un appartamento, con la promessa che il resto si sarebbe potuto pagare con una rateazione, senza mediazione e mutuo. Arrivati però alla definizione della data per il rogito la Reef informava i clienti di uno slittamento della firma. Un rinvio che non si è poi mai concretizzato, lasciando senza soldi i clienti truffati. Altri sono stati invece allettati dalla possibilità di una vendita di un proprio immobile a prezzi fuori mercato. Anche in questo caso però la vendita non è mai stata formalizzata. Tra i truffati ci sarebbero poi anche alcuni investitori che si sono lasciati convincere ad investire soldi nella società, senza poi ottenere alcun profitto.

Caparra versata ma niente casa: “Meglio una azione coordinata tra più coinvolti”

Stando alle indagini già in corso tutta l’operazione avrebbe preso il via a inizio 2021, quando i primi clienti hanno iniziato a versare le loro caparre alla Reef per l’acquisto degli immobili richiesti. A fine dello stesso anno la società si è mostrata inadempiente e sono iniziati i sospetti. Azzolina è al momento in contatto con un paio dei truffati, uno a Monza e un altro a Ronco Briantino, ma molte di più sono le persone che si sono rivolte alla società. Ai suoi assistiti e a quanti sono incappati nell’inganno della Reef spa, Azzolina sconsiglia di procedere civilmente, «si rischia un buco nell’acqua. Meglio un’azione coordinata a cui partecipi il maggior numero di persone coinvolte». È improbabile, infatti, che il magistrato accolga la denuncia per truffa per una singola inadempienza, e il rischio è l’archiviazione della pratica.