Camparada: Tito d’Egitto prova a conquistare Napoli con la pizza

Il pizzaiolo camparadese di origini egiziano prova a conquistare Napoli con la sua pizza.
Tito d'Egitto Camparada Lesmo
Tito d’Egitto Camparada Lesmo

Un pizzaiolo egiziano che vive in Brianza, che va alla conquista di Napoli esiste eccome ed è pure un lesmese che sforna pizze a California (dalla parte di Camparada). Sembra una storia incredibile e invece è tutto vero. Lui si chiama Tamer Mohamed Ali Moustafa soprannominato Tito d’Egitto per semplificare e da una decina d’anni insieme alla moglie Veronica Matturro lo si può trovare al lavoro alla Antica Pizzeria 3 di via Milano.

Camparada: Tito d’Egitto e i trucchi di Sorbillo

Negli anni però ha conquistato tanti premi e riconoscimenti perché arrivato solo 22enne in Italia è cresciuto all’Accademia della Pizza Italiana. «Ho avuto la fortuna di conoscere dei veri maestri come Luciano Sorbillo e Massimo Costanzo che mi hanno insegnato i trucchi del mestiere – ha detto il pizzaiolo 41enne – così riesco a preparare una pizza napoletana classica e contemporanea che rimane croccante anche quando si porta a casa d’asporto». Proprio queste caratteristiche della sua pizza hanno portato Tito a essere un papabile per il premio Arcimboldo d’Oro 2024.

Camparada: Tito d’Egitto e l’Arcimboldo d’Oro

Proprio lunedì sera 20 novembre il pizzaiolo è stato ospite di Villa Diamante a Posillipo dove sono stati consegnati i riconoscimenti all’interno della quinta edizione del salotto enogastronomico Festival Artisti del gusto a firma Angela Merolla.
I premiati :“Custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.
Provenienti da diverse regioni italiane e dall’estero, sono stati accolti sul palco dalla presentatrice Edda Cioffi e dall’attore Angelo Iannelli nelle vesti di Pulcinella, per ricevere la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look, impegnato nel narrare e trasmettere al lettore il racconto di professionisti, aziende e prodotti d’eccellenza, fonti di cultura e d’identità del vasto patrimonio enogastronomico italiano.

Camparada: Tito d’Egitto e il progetto al Cairo

Ma Tito non pensa solo ai titoli, ma vuole esportare la pizza e soprattutto la tecnica per farla al Cairo e confessa che «mi piacerebbe aprire un’Accademia Italiana della Pizza nella capitale egiziana». Un progetto che ha ben chiaro in testa, dopo aver partecipato a diverse gare mondiali organizzati da Pizza Senza Frontiere, ottenendo ottimi risultati talvolta con pizze fatte a quattro mani insieme alla sua consorte.
Il suo cammino in Italia Tito l’ha iniziato ormai venti anni orsono quando ha mosso i primi passi a Inzago per imparare il lavoro, ma poi si è messo a studiare all’Accademia perché ammette che «per saper fare una buona pizza e farla apprezzare soprattutto in Brianza è semplice, però devo dire che tanti clienti hanno avuto sempre fiducia in noi e nel nostro lavoro qui a California»