Brugherio, sullo smartphone il tabellone dei match di basket dei figli

App inventata da Alessandro e Paolo Molteni di Brugherio scaricata 400mila volte in Spagna e Usa: serve per i campetti di basket che sono privi di segnapunti.
La app  che fa impazzire Usa e Spagna con i suoi inventori
La app che fa impazzire Usa e Spagna con i suoi inventori Monica Bonalumi

L’idea di partenza è semplice: riprodurre sullo smartphone un tabellone segnapunti per le partite di basket. È un’idea che, se ben sviluppata, funziona come dimostra il successo ottenuto in tutto il mondo da Scoreboard, la app ideata da Alessandro Molteni, 44 anni, programmatore brugherese con la passione della pallacanestro. L’applicazione ha già quattro anni ma viene continuamente aggiornata e, da fine settembre, è arricchita dal sito www.playfairplay.net, elaborato con la collaborazione del fratello Paolo, che si è occupato soprattutto della parte grafica e di quella burocratica, e di Lorenzo Barzago.

Tutto, però, è cominciato da quel quadro e da un’esigenza pratica: conteggiare i punti nelle palestre prive di tabelloni dove, spesso, giocano le società minori e le squadre formate da ragazzi come i figli di Alessandro e Paolo. In casi simili uno schema sul telefonino è l’ideale: in commercio, per la verità, ci sono ausili simili ma sono troppo complicati. L’invenzione di Molteni, invece, decolla subito in quanto immediata e incontra il favore degli appassionati. Accanto a un versione gratuita, accompagnata da un minimo di pubblicità, ne esiste una da 99 centesimi e il primo acquirente risiede nel Bronx.

«Ne vendo – spiega l’inventore – una decina al mese, soprattutto negli Stati Uniti. In genere chi le acquista abita vicino a uno dei tanti campetti da basket tipici delle città americane, segno che ho centrato il mio obiettivo. In Spagna, da dove mi scrivono tanti insegnanti di educazione fisica, ne vanno matti». I due paesi, infatti, guidano la classifica degli utenti della app che è già stata tradotta in tredici lingue tra cui il cinese, il polacco, il croato. «Finora – aggiunge Molteni – ne sono state installate 400.000 e, come dimostra la durata dei collegamenti, ogni settimana alcune migliaia di persone la utilizzano durante le partite».

Alla versione per la pallacanestro si sono, via via, aggiunte quelle per il calcetto, la pallavolo, la pallamano, la pallanuoto, il tennis e il ping pong. Da settembre, poi, è online il sito www.playfarplay.net su cui è possibile inserire in diretta i risultati degli incontri, accompagnati da note tecniche e brevi commenti. Per ora l’opportunità è riservata al basket ma in futuro sarà estesa agli altri sport. «La piattaforma – precisano i due fratelli Molteni – è dedicata alle società amatoriali, ai ragazzi, a chi vive lo sport come passione, insomma a “gente a posto” come si dice». Il portale, finora, è utilizzato soprattutto in Spagna e negli Stati Uniti, come si può notare con un semplice collegamento. A breve lo squadre, in particolare quelle che partecipano ai campionati minori potranno inserire i loro risultati in modo da tenere, anche, una sorta di archivio storico.

La app, quindi, sta regalando tante soddisfazione morali ad Alessandro mentre quelle economiche potrebbero arrivare in futuro: eppure è cominciato tutto quando gli smartphone non erano ancora tanto diffusi.
«Mi sono innamorato del sistema android – ricorda Alessandro – e ho cercato di capire come sfruttarne le possibilità. È nata così questa applicazione, oltre che per la passione per il basket e nel vedere giocare i nostri figli». Grazie a quella intuizione due anni fa Molteni ha cambiato lavoro: dopo aver fatto il programmatore, era sistemista in una azienda di logistica in difficoltà a causa della crisi, ora è tornato a programmare e, per conto proprio, progetta app per società private ed enti pubblici.