Brugherio, lite per una precedenza 80enne massacrato di botte al bar

Un diverbio fuori dal bar, per i soliti futili motivi e un 80enne cardiopatico è finito all’ospedale con il volto tumefatto dai pugni di un 40enne. La vittima è Luigi Motta, un pensionato che si trovava fuori dal Caffè Sport di piazza Roma, insieme agli amici.

Un diverbio fuori dal bar, per i soliti futili motivi e un 80enne cardiopatico è finito all’ospedale con il volto tumefatto dai pugni di un 40enne. La vittima è Luigi Motta, pensionato che si trovava fuori dal Caffè Sport di piazza Roma, insieme agli amici. Quando quel 40enne, Igor Rossanese, ha iniziato a insultare un altro avventore anziano per una vecchia faccenda di precedenze stradali, Motta l’ha ripreso in dialetto dicendogli di smetterla ed è stato allora che il 40enne gli si è lanciato addosso.

Una furia omicida

L’anziano ha messo le mani avanti, poi è stato il caos: tre pugni in faccia, il sangue che usciva dal naso e tre persone per sottrarre l’anziano alla furia cieca dell’altro brugherese. «Non ragionava più -ha raccontato un testimone- sembrava non rendersi conto che aveva davanti una persona di 80 anni. Fortunatamente qui, tra gli anziani, c’era anche un mio amico più giovane che lo ha afferrato da dietro». «Se non ci fossero stati gli altri -ha commentato un altro avventore del bar- credo non si sarebbe fermato. Sarebbe finita male».

Il racconto del barista

Il titolare del Caffè Sport, Pietro Beretta, non nega di essersi preso uno spavento: «Ho sentito un mio cliente urlare e ho capito che qualcosa non andava -ha commentato-. Quando sono arrivato alla porta tre persone tenevano l’aggressore bloccato e l’anziano entrava nel bar con il volto pieno di sangue. È stato impressionante». Capire cosa abbia fatto perdere le staffe a Rossanese non è facile anche perchè, sempre secondo Beretta, poco prima era tranquillo all’interno del bar, a chiacchierare con la madre del titolare stesso. Sul luogo dei fatti è stata chiamata l’ambulanza che ha trasportato il ferito in ospedale. Per lui, 20 giorni di prognosi, per il 40enne invece una denuncia in stato di libertà per lesioni, spiccata dai carabinieri di Brugherio intervenuti in piazza Roma.

Rilasciato alla fine

Considerato che la prognosi non ha superato i 20 giorni, non è stato possibile procedere con l’arresto e Rossanese è stato rilasciato in serata. «Ma se questa gente va in giro liberamente cosa dobbiamo fare noi persone per bene? Questa magistratura è disastrosa», si è sfogato Francesco Motta, fratello del ferito. «Al momento dei fatti io ero in chiesa -ha raccontato- e quando sono uscito mi hanno detto che mio fratello era finito in ospedale. Ho pensato subito al cuore. Invece per una banalità si è sfiorata la tragedia». Secondo Francesco Motta, il fratello gli avrebbe detto di essere dolorante ma di non serbare rancore verso il suo aggressore perché soffrirebbe di qualche problema personale.