Brugherio alle prese con il caso Pdl Assi: «Hanno voluto farci saltare»

“L’idea era fin dall’inizio quella di far saltare la lista del Pdl”. È la convinzione di Roberto Assi, per spiegare quello che è successo al partito. A Brugherio, in vista delle elezioni amministrative, il centrodestra è diventato terreno di scontro tra ex alleati e compagni di partito. Ecco quello che sta accadendo.
La conferenza stampa di Roberto Assi e Mariele Benzi
La conferenza stampa di Roberto Assi e Mariele Benzi

“L’idea era fin dall’inizio quella di far saltare la lista del Pdl”. È la convinzione di Roberto Assi, per spiegare quello che è successo al partito. Il 24 aprile, secondo quanto dichiarato dal coordinamento locale nella conferenza stampa di martedì sera, Assi, Mariele Benzi e il resto della squadra hanno ricevuto la richiesta di inserire nella lista già pronta quattro nomi, Enzo Caggiano, Igor Ros, Massimo Tenani e Marco Neri. Il nome di Caggiano è poi stato ritirato, ma non quelli degli altri tre.

“Noi avevamo già raccolto le firme e inviato la lista al regionale e al provinciale -ha commentato la Benzi- ma ci siamo detti disponibili comunque a inserire i nuovi nomi. Poiché avevamo altro da fare nella programmazione dei lavori, abbiamo però detto ai nuovi venuti di raccogliere le 200 firme necessarie. Ne hanno raccolte solo 26”. “Sabato mattina, a poche ore dalla scadenza, ci siamo trovati senza simbolo -ha spiegato Assi- e a quel punto è stata una corsa contro il tempo”.

Undici nomi della Lista Pdl sarebbero stati trasferiti nella lista di “Brugherio popolare europea”, e in qualche ora al mercato Assi, Massimo Pirola, altri militanti avrebbero raccolto 200 firme per la nuova lista, riuscendo per un soffio a presentarla. Così il Pdl è rimasto fuori dai giochi. Dietro alla disfatta ci sarebbe per Assi Agostino Lomartire. “Muoia Sansone e tutti i Filistei. È questo che ha pensato Lomartire -ha tuonato Assi- o lui o nessuno nel Pdl di Brugherio. Ha calcolato tutto. È responsabile del crollo della giunta, ha fatto fuori il Pdl a Brugherio ora se lo aspetti anche la provincia”. Secondo il coordinamento locale del partito (a oggi, forse per poco, Assi risulta ancora coordinatore per nomina di Paolo Romani), i tre dell’ultima ora non avrebbero voluto nemmeno partecipare e sarebbero stati spinti da Lomartire stesso e dal consigliere provinciale Gianni Faletra, arrivato in persona a ridosso del 25 aprile in un incontro presso la sede di via Talamoni per forzare Tenani, Ros e Neri. Secondo Lomartire, invece, in quel contesto “i ragazzi sono stati trattati in modo minaccioso”. Su questa faccenda sgombera il campo dagli equivoci Tenani.

“Non sono stato forzato -ha detto- e Lomartire non l’ho mai incontrato in vita mia. Magari un centinaio di voti li avrei portati a casa. Mi hanno però fatto capire di essere di troppo. A quel punto mi sarei anche fatto da parte, ma il mio partito mi ha autorizzato a restare a disposizione. È questo il punto: se agisci utilizzando un marchio, devi rappresentarlo. Se vuoi fare quello che ti pare, non usi il simbolo”.