Briosco, dal Comitato Bevereun allarme per il futuro dei fiumi

Briosco, dal Comitato Bevereun allarme per il futuro dei fiumi

Briosco – Il Comitato Bevere traccia il quadro di un anno di lavoro: e non ha parole soft per il futuro. Sotto accusa, il continuo ampliamento delle zone industriali e residenziali a discapito della Bevera e del Lambro, due corsi d’acqua che scorrono in un’area naturale bellissima e importante per l’equilibrio ambientale della Brianza intera. «L’impegno sul territorio dell’Expo 2015 – ha spiegato il presidente del sodalizio ambientalista che annovera ormai oltre mille soci, Pietro Pozzoli, durante l’incontro svoltosi lo scorso sabato mattina all’oratorio di Fornaci – sta portando nella nostra zona la Pedemontana, il decentramento produttivo in aree nuove e finora immacolate e tanti altri interventi che ci stanno preoccupando moltissimo. Non vorremmo che i corsi d’acqua della nostra Brianza potessero essere considerati una “palla al piede” per lo sviluppo industriale, urbanistico e viabilistico».

In questi anni, il Comitato Bevere ha svolto importanti interventi di monitoraggio sul fiume Lambro nei Comuni di Carate, Giussano, Verano e Briosco. Ora, sono previsti interventi di recupero biologico della qualità dell’acqua del fiume da non circoscrivere però solo a questi quattro Comuni. Altri progetti riguardano il torrente Bevera in località Naresso, Comune di Besana in Brianza ma al confine con .Capriano di Briosco. In questo caso specifico si prevede il ripristino e la messa in sicurezza delle sponde. Tra gli altri interventi in agenda, il Comitato sta raccogliendo risorse per la pubblicazione di un volume di 180 pagine, che verrà “firmato” dal tecnico del sodalizio, Luciano Erba. «Purtroppo – ha spiegato ancora Pozzoli – si assiste sempre più di frequente a interventi che vietano l’accesso ai fiumi. Le fasce fluviali non vengono più rispettate: costruzioni, opere artificiali, modifiche degli alvei naturali sono all’ordine del giorno. Sembra che ognuno sia libero di fare ciò che vuole e, spesso, ci tocca chiamare le forze dell’ordine per far rimuovere opere abusive, insediamenti non autorizzati, depositi di materiale nocivo. Ogni anno, si programmano giornate del verde pulito. Questi momenti rischiano di diventare sporadici e inutili se non si programmano progetti seri e interventi preventivi».

Il Comitato Bevere rischia un disavanzo di 4mila euro: «Alcuni nostri soci sostenitori – conclude Pozzol i- sono in difficoltà per la crisi. Speriamo che si riprendano al più presto». Chi volesse sostenere il Comitato Bevere, può decidere di devolvere il 5 per mille.
Elena Sandè