Oltre 660mila euro investiti solo nella prima parte della pandemia per sostenere le famiglie e il mondo imprenditoriale di Monza e Brianza: sono gli sforzi fatti dalle Bcc della provincia nei mesi scorsi così come raccontano nelle giornate del 27 e del 28 novembre in occasione di “Aut Out”, l’annuale convegno di studi della Federazione lombarda delle banche di credito cooperativo, occasione di riflessione sul tema del “welfare” mutualistico e sulla cruciale “sfida” normativa per le banche di comunità.
In questi duri mesi di pandemia da Covid-19 la componente brianzola del Credito cooperativo ha sostenuto famiglie, imprese, ospedali, scuole e associazioni locali con oltre 660mila euro a fondo perduto, hanno segnalato le Bcc riferendosi alla sola prima fase di lockdown, dal momento che nuove iniziative sono tutt’ora in corso e verranno raccontate nei prossimi mesi. Si tratta di donazioni dirette e partecipazione a raccolte fondi promosse dalle fondazioni del territorio, per l’acquisto di attrezzature mediche, supporti alle terapie intensive e assistenza ai pazienti affetti da Covid-19, a beneficio degli ospedali San Gerardo, di Desio, di Seregno, di Vimercate, del Sant’Anna e del Valduce di Como, dell’Ospedale Sacra Famiglia Fatabenefratelli di Erba, d del San Raffaele e del Niguarda di Milano oltre a interventi a favore di Lecco. Poi bandi a sostegno delle persone fragili, la distribuzione di mascherine chirurgiche e di pasti per le persone più bisognose, gli aiuti alle associazioni come Croce Bianca di Cesano Maderno e Seveso, Croce Rossa (sezioni di Lentate sul Seveso, Alte Grane, Area Nord Milano) e Protezione Civile di Carate.
Ampliando lo sguardo, durante la prima ondata pandemica le Bcc lombarde hanno donato oltre 3 milioni di euro a fondo perduto compartecipando a raccolte fondi che hanno attivato risorse per oltre 28 milioni di euro in aiuto alle comunità. Cifre che si aggiungono alle iniziative bancarie mirate a favore dei clienti più in difficoltà: più di 27 mila moratorie e 22 mila finanziamenti agevolati a favore delle imprese sino a 30 mila euro, cui si aggiungono quelli superiori a tale soglia, anticipazioni di cassa integrazione, sospensione del pagamento delle rate dei mutui per imprese e famiglie, plafond dedicati alle aziende colpite dall’emergenza.
«In un momento come questo, in cui il settore finanziario è alle prese, da una parte, con gli effetti della pandemia e, dall’altra, con processi di concentrazione bancaria, le Bcc non abbandonano le proprie comunità e confermano la vocazione di banche del territorio», ha dichiarato Alessandro Azzi, presidente della Federazione lombarda delle banche di credito cooperativo. «Per il Credito Cooperativo, nei prossimi mesi, si gioca una partita decisiva. La sfida sarà, infatti, un punto di equilibrio fra legittime esigenze di controllo e analisi dei rischi, in ambito nazionale e comunitario, e specificità proprie delle banche a carattere mutualistico».