Brianza: in fuga da un uomo violento, il nuovo compagno le rompe le vertebre

L’uomo, un 55enne di Verano Brianza. è stato arrestato. In occasione dell’8 marzo i militari del comando provinciale dell’Arma hanno portato mimose alla donna di Limbiate accoltellata dall’ex e in una struttura per donne maltrattate.
Brianza: in fuga da un uomo violento, il nuovo compagno le rompe le vertebre

In fuga da un uomo violento ha trovato rifugio da un altro che l’ha mandata all’ospedale con le costole rotte. I carabinieri della Compagnia di Seregno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelate in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Monza nei confronti dell’uomo, un 55enne di Verano Brianza, indagato per maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti di una coetanea.

La donna, reduce da un’altra storia sentimentale travagliata e violenta, ad agosto dell’anno scorso aveva trovato rifugio dal 55enne, il quale, trascorso un mese, l’avrebbe a sua volta vessata con violenze prima verbali e poi anche fisiche. Le indagini dell’arma risalgono a febbraio, quando la donna era stata costretta a subire le cure della guardia medica dopo un pugno ricevuto allo stomaco. Il sanitario aveva richiesto l’intervento dei carabinieri. Nonostante la donna non avesse voluto sporgere denuncia i militari avevano comunque avviato accertamenti. Dai quali è emerso che già a dicembre la donna era stata al pronto soccorso, dimessa con 25 giorni di prognosi per lesioni multiple tra le quali la rottura di due vertebre. Inizialmente la donna aveva detto di essere caduta dalle scale. Poi ha raccontato di essere stata portata in auto in una zona isolata dal 55enne che l’avrebbe malmenata.

Solo nell’ultimo anno sono stati 404 i “Codici rossi” attivati dall’Arma provinciale di Monza, Brianza e 381 gli uomini denunciati in stato di libertà, 19 quelli arrestati in flagranza di reato e hanno eseguito 84 misure cautelari della autorità giudiziaria.

Brianza: in fuga da un uomo violento, il nuovo compagno le rompe le vertebre
8 marzo carabinieri

In occasione dell’8 marzo, i militari del Comando provinciale hanno portato delle mimose in una struttura protetta per donne maltrattate della provincia e alla donna di Limbiate, ancora ricoverata all’ospedale di Desio dopo essere stata accoltellata in un parcheggio dall’ex compagno arrivato da Bari.

Tra le donne “simbolo” che hanno trovato rifugio nella struttura protetta brianzola della rete antiviolenza Artemide anche una 27enne dell’Est Europa che per anni ha dovuto subire le violenze del marito, anche di fronte alla figlia piccola, finchè, grazie alla segnalazione di una amica, un giorno, quando era sola in casa con la bambina, le si sono presentati alla porta i carabinieri e lei, senza pensarci, ha fatto le valigie e ha raggiunto la struttura.

I militari ricordano che da tempo l’Arma (#PossiamoAiutarvi) ha creato sul suo portale un’aggiornatissima area dedicata al Codice Rosso facile da raggiungere al link “Codice Rosso” con specifiche sezioni dedicate ai maltrattamenti e gli atti persecutori (oltre che a quelle dedicate specificatamente al revenge porn, alla violenza sessuale, agli atti persecutori e al bullismo e cyberbullismo) nonché un test di autovalutazione elaborati dagli esperti del Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche per rilevare i maniera semplice e rapida i segnali del livello di violenza subita.

Le sezioni sono intuitive e di facile consultazione e spiegano cosa sono i reati del c.d. “codice rosso” e come affrontarli comprendendo tutte le informazioni a tutela della vittima e una serie di suggerimenti e consigli utili:

– Non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un partner violento;

– Non lasciarti influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce;

– Non provare sensi di colpa per i figli, ricordati che è meglio vivere con un genitore equilibrato, piuttosto che con una coppia di genitori in conflitto;

– Se sei ferita e hai dei lividi vai al Pronto Soccorso di un ospedale ove sono stati predisposti percorsi preferenziali dedicati alle vittime di violenza (c.d. Percorsi per le donne che subiscono violenza) che garantiscono una tempestiva e adeguata presa in carico delle donne a partire dal triage e fino al loro accompagnamento/orientamento, se consenzienti, ai servizi pubblici e privati dedicati presenti sul territorio di riferimento al fine di elaborare, con le stesse, un progetto personalizzato di sostegno e di ascolto per la fuoriuscita dalla esperienza di violenza subita. Sono coinvolti nel percorso anche le/gli eventuali figlie/i minori della donna, testimoni o vittime di violenza, tenuto conto della normativa riguardante i minori e delle vigenti procedure di presa in carico socio-sanitaria delle persone minorenni.

– In caso di emergenza: Chiama il numero di pronto intervento 112 appena possibile;

– In caso di supporto e richiesta informazioni: Chiama il 1522 e rivolgiti ad un centro antiviolenza ove potrai ricevere assistenza legale e psicologica.