Villa Reale, Pedemontana e, soprattutto, l’ospedale San Gerardo: sono i tre progetti importanti che Infrastrutture Lombarde ha in corso in Brianza. La loro prosecuzione, temono gli amministratori locali, potrebbe essere messa in discussione, o quanto meno rallentata, dagli arresti di giovedì.
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E ora in molti ricordano le polemiche che hanno accompagnato la scelta del progetto di ristrutturazione dell’ospedale: quello imposto da Infrastrutture Lombarde era stato scartato sia dall’allora direttore generale del San Gerardo Giuseppe Spata, sia dall’Assemblea dei sindaci che caldeggiavano l’abbattimento degli ultimi tre piani del monoblocco da sostituire con la costruzione di una palazzina sul terreno antistante il complesso. L’ipotesi, bocciata dai tecnici della Regione che la consideravano irrealizzabile, sarebbe stata meno costosa rispetto a quella adottata e avrebbe richiesto tempi di esecuzione meno lunghi.
«È ovvio che siamo preoccupati – afferma il monzese Roberto Scanagatti, presidente dell’Assemblea dei sindaci – ora cercheremo di capire cosa è successo e, tra qualche giorno, chiederemo un incontro ai responsabili della società per comprendere se l’inchiesta avrà qualche ricaduta sulle opere nel nostro territorio».
L’attenzione è tutta puntata proprio sulla ristrutturazione del San Gerardo: «La riqualificazione dell’ex reggia – riflette il primo cittadino – è in dirittura d’arrivo e non dovrebbe essere ostacolata mentre Pedemontana è di là da venire. Il cantiere del San Gerardo, invece, è in piena attività. Dal Pirellone hanno immediatamente assicurato che tutti i progetti saranno portati a termine, ma chiediamo garanzie. È proprio vero che ogni giorno ha la sua pena».
Dal Pirellone, intanto, l’assessore alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno esprime fiducia «nel lavoro svolto da Rognoni» e assicura che gli impegni presi saranno mantenuti mentre il Movimento 5 Stelle invoca «il blocco in via cautelativa di tutte le opere in mano» alla società della Regione.