Brianza divisa sulla nomina del nuovo questore coinvolto nei fatti del G8

Lettera aperta con oltre 10mila adesioni al ministro Piantedosi affinché "riconsideri la nomina". Ma c'è anche chi difende la scelta.
La Questura di Monza
La Questura di Monza e Brianza Fabrizio Radaelli

La Brianza è divisa rispetto all’arrivo, a giorni, del nuovo questore, Filippo Ferri – che sostituirà Salvatore Barilaro, destinato a Pisa – dopo la notizia di una condanna per falso aggravato e calunnia, già scontata, per fatti risalenti al G8 di Genova.

La notte del 21 luglio 2001 la squadra mobile di La Spezia, con a capo Filippo Ferri, insieme ad altre squadre mobili e alla Digos di Genova, fece irruzione nei locali dell’istituto (il liceo Parini, ex scuola Diaz) che era stato occupato e adibito a quartier generale della rete di collettivi Genoa Social Forum. I presenti, studenti, attivisti e giornalisti, tutti disarmati, furono brutalmente malmenati. Decine i feriti, tre dei quali in prognosi riservata e uno in coma. Abusi e violenze proseguirono anche nella caserma di Bolzaneto, nei confronti degli arrestati.

Per giustificare l’intervento e gli abusi, la Polizia accusò i manifestanti di essere armati e portò nella scuola prove false, in particolare due molotov. Filippo Ferri venne condannato nel 2012 per falso aggravato e calunnia e condannato a 3 anni e 8 mesi con 5 anni di interdizione dai pubblici uffici con una parentesi lavorativa nel privato (servizio di sicurezza del Milan) e successivo reintegro in Polizia dopo la riabilitazione.

Brianza divisa sul questore Ferri: lettera aperta al ministro

La nomina di Filippo Ferri a questore di Monza è stata oggetto di una lettera aperta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha superato in pochi giorni le 10mila adesioni, firmata da esponenti politici del centrosinistra, amministratori pubblici, rappresentanti del mondo della cultura e singoli cittadini brianzoli che hanno definito la scelta «inopportuna e ingiustificata» e «offensiva della nostra intera comunità» chiedendo al ministro “l’accortezza di riconsiderare la nomina” in quanto ritengono che alla luce della “condanna definitiva”, «quando chi è chiamato a svolgere compiti così delicati come la gestione dell’ordine pubblico, vìola gravemente il patto di fiducia che è alla base del rapporto tra cittadini e istituzioni, anche le stesse istituzioni subiscono le conseguenze dei crimini perpetrati».

Brianza divisa sul questore Ferri, Sala (FI): «Un servitore dello Stato»

Ma c’è anche chi difende la scelta e definisce la lettera un “autogol politico” come il deputato di Forza Italia Fabrizio Sala: «Nel nostro Paese c’è la libertà di espressione – commenta il forzista – ma chi riveste un ruolo politicamente istituzionale non dovrebbe scivolare in simili strumentalizzazioni che provengono da minoranze. Non entro nel merito della carriera di Filippo Ferri perché dovrei parlarne soprattutto in positivo: in questo frangente si dovrebbe valutare se ha i numeri, le competenze e le caratteristiche adeguate per essere il questore della Brianza. E lui è un funzionario e un servitore dello Stato».

Brianza divisa sul questore Ferri, Sassoli (Lombardia Migliore): «Attacco di Salis inaccettabile»

O la consigliera regionale Martina Sassoli (Lombardia Migliore) che in una nota ha definito “profondamente inaccettabile l’attacco rivolto dall’europarlamentare Ilaria Salis alla nomina del dottor Filippo Ferri a questore di Monza e Brianza. Il dottor Ferri ha scontato la pena inflittagli per i fatti legati al G8 di Genova del 2001 e ha successivamente proseguito la sua carriera nelle forze dell’ordine, dimostrando impegno e professionalità”.

«In uno Stato di diritto – ha aggiunto – è fondamentale riconoscere il valore della riabilitazione e del reinserimento nella società di chi ha pagato il proprio debito con la giustizia. Continuare a stigmatizzare una persona per errori passati, nonostante abbia affrontato le conseguenze legali, mina i principi fondamentali della nostra democrazia».

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