La minoranza in consiglio comunale a Bovisio Masciago minaccia di scrivere al prefetto per le commissioni consiliari convocate in orari considerati assurdi, in mattinata o a metà pomeriggio. In questo scorcio iniziale del Sartori bis, Bovisio ha avuto la particolarità di avere radunato i tavoli tematici in orari che, in altri contesti comunali, non vengono nemmeno presi in considerazione: di prima mattina ad esempio, o a mezzogiorno di un giorno lavorativo, o anche alle 16.30 quando la gran parte dei consiglieri commissari è ancora al lavoro.
Bovisio Masciago: il caso dell’orario delle commissioni consiliari, il sindaco getta acqua sul fuoco
Il sindaco Sartori cerca di buttare acqua sul fuoco, promettendo una maggiore concertazione per il futuro, ma la scelta e il vero e proprio trend innescato nel secondo esordio di mandato, non è piaciuto per niente ai consiglieri Soldà, Colombo e Bosisio, che appunto ora prospettano la possibilità di ricorrere all’autorità statale per dirimere la vicenda.
Il primo cittadino cerca di moderare i toni e invita a guardare al futuro, quando ci dovrà essere comunque un maggiore accordo su orari e date. «Ormai è fatto – è il punto di vista di Sartori – non intendo nemmeno entrare nel dettaglio e sicuramente nelle prossime occasioni si cercherà di concordare».
Bovisio Masciago: il caso dell’orario delle commissioni consiliari, i sospetti delle minoranze
Ma il sospetto che certe modalità siano state ideate frenare l’azione delle minoranze, continua ad aleggiare tra le fila della minoranza e di tanti osservatori in città. Minoranza che, alla fine, ha segnalato l’anomalia nell’ultimo consiglio comunale e ha ribadito la propria posizione con un comunicato stampa dai toni molto duri, fin dal titolo: «Ancora arroganza e maschilismo in consiglio comunale».
Nel testo si fa riferimento preciso a una singola carica, che a detta della minoranza, sarebbe all’origine di tutto: «Da sempre è stabilito di convocare le riunioni a un orario compatibile con l’attività lavorativa dei consiglieri. Da quando il presidente del consiglio comunale è Mario Borgotti questa regola di civiltà è completamente saltata. Arrivano convocazioni irrevocabili per le 12, per le 9 del mattino, per le 16.30 del pomeriggio (…) Quando la consigliera Barbara Colombo ha chiesto la parola durante la trattazione del punto di materia economico-finanziaria (…) Borgotti l’ha zittita con grande maleducazione.(…) Zittire con tanta arroganza e presunzione una consigliera donna è a tutti gli effetti un deciso atto di maschilismo agito dalle istituzioni».