Bovisio, aggredita dentro casa da due falsi tecnici dell’Enel

Interminabili momenti di terrore per una rumena 41enne, aggredita in casa da due falsi tecnici dell’Enel. Uno strattona la donna, il complice rovista. Il fatto in pieno pomeriggio, duecento euro il bottino.
Mioara Dumitru,  collarino al collo, dopo l’aggressione.
Mioara Dumitru, collarino al collo, dopo l’aggressione.

“Non aprite quella porta”. Non è solo il titolo di un film horror americano ma anche uno spassionato avvertimento a tutti i cittadini bovisiani visto quello che è successo in pieno centro cittadino. Pochi minuti dopo le 16,30 due uomini sono entrati nel cortile di via Cavour 6 e hanno suonato il campanello dell’abitazione di una coppia. Quando i due si sono presentati come tecnici dell’Enel, Mioara Dumitru, 41enne rumena, ha aperto la porta scoprendo però ben presto che la loro intenzione non era quella di controllare il contatore della luce né di proporre una tariffa più conveniente.

Neanche il tempo di entrare in casa e uno di quelli che poi sono rivelati essere dei balordi ha spintonato la donna in un angolo minacciandola mentre il complice ha fatto tutto il giro della casa alla ricerca di contanti e di oggetti di valore. Non trovando nulla al piano terra, quest’ultimo è salito al piano superiore dove, dopo aver messo a soqquadro i locali, ha trovato del denaro in un cassetto. Arraffate le banconote, il cui importo ammontava circa a 200 euro, è sceso dalle scale di corsa comunicando all’altro malvivente che la missione era stata compiuta. I due sono usciti di casa e si sono allontanati a piedi verso l’uscita del cortile.

«Il tutto – racconta spaventata la 41enne rumena – è durato meno di cinque minuti. La persona che mi ha spintonato, mi ha colpito sulla schiena e sul collo e mi diceva di stare tranquilla, altrimenti mi avrebbe fatto davvero male». La donna, scioccata per l’accaduto e tutta dolorante, non ha subito allertato le Forze dell’Ordine ma prima ha chiamato il compagno italiano, in quel momento al lavoro, così i Carabinieri e un’ambulanza della Misericordia di Arese sono giunti sul posto quando ormai era passata quasi un’ora dal furto. Mioara Dumitru è stata portata in codice verde all’ospedale di Desio, dove i medici del pronto soccorso, a causa delle percosse, le hanno applicato un collarino che dovrà tenere per sette giorni.

I due malviventi, che ovviamente avevano già fatto perdere le proprie tracce, erano di corporatura media e di carnagione scura, avevano un’età di circa 35/40 anni e indossavano giubbotto, guanti e cappellino. I vicini di casa non si sono accorti di nulla anche perché i balordi non hanno suonato nessun altro campanello presentandosi come tecnici dell’Enel. Il sospetto è che abbiano effettuato dei precedenti sopralluoghi e che siano andati a colpo sicuro, certi di trovare la donna, badante in cerca di lavoro, da sola in casa. I residenti in via Cavour 6, molti dei quali sono anziani, sostengono che ormai quasi tutti i giorni entrano nel cortile, sprovvisto di cancello, promoter di società fornitrici di energia per cui è difficile distinguere i veri venditori porta a porta dagli impostori.