“Bike to work”: al lavoro a Milano in bicicletta, l’idea ecologica made in Seregno

L’iniziativa promossa da Nicola Viganò titolare di Cicli Brianza di Seregno, ha preso avvio giovedì 16 marzo
L’arrivo dei ciclisti a Milano stazione MM Bignami

“Bike to work”, è l’iniziativa promossa da Nicola Viganò titolare di Cicli Brianza di Seregno, che ha preso avvio giovedì 16 marzo, con lo scopo di far conoscere le ciclabili e di permettere a molte persone che lavorano a Milano  di raggiungere il capoluogo in bicicletta in tempo utile quasi al pari dei mezzi sia auto che treno, per evitare il più possibile il fiume di auto e l’inquinamento. “Da sempre col mio gruppo– ha spiegato Nicola Viganòci siamo posti come obiettivo di  rendere la mobilità sostenibile, propagandandola e mettendola in pratica. L’uso comune della bicicletta come mezzo di trasporto urbano veloce, economico ed eco-friendly, è  per il clima e per la nostra salute. Far uso delle gambe o della bici per gli spostamenti urbani è importante”.

Lungo il tragitto, sulla pista ciclabile

“Bike to work” da Seregno: “Il 90 per cento del tragitto su piste ciclabili”

Poi ha spiegato: “ho lanciato l’idea alcune settimane e subito ho trovato sette persone che l’hanno condivisa. Abbiamo iniziato giovedì 16 e adesso mi auguro che altri seguono il loro esempio e che il plotone si ingrandisca sempre di più, adesso che la bella stagione è alle porte”.  Come vi siete organizzati? “I sette aderenti si sono trovati a Seregno alle 7.30 e alle 7.50 siamo giunti a Milano al parco Nord, fermata della Mm, dove al parcheggio sono state depositate le biciclette, qualcuno di loro era già in zona lavoro, altri hanno proseguito coi mezzi per raggiungere la zona sud di Milano.  Per raggiungere Milano il 90 per cento l’abbiamo percorso su piste ciclabili da Seregno viale della Repubblica, poi Lissone, Taccone, Cinisello viale Zara e parco Nord Bignami”. 

“Bike to work” da Seregno: “Pensiamo di proporla due volte al mese”

E dopo questo primo esperimento ?.  “L’iniziativa continuerà. Pensiamo di proporla due volte al mese per poi intensificarla nei mesi più caldi a cadenza giornaliera e con la speranza che il gruppo dei precursori si ingrossi. Le ciclabili le abbiamo percorse con la massima sicurezza e questa è già una garanzia”.