Allievo all’esclusiva Academy dello chef Antonino Cannavacciuolo e ora membro della prestigiosa Accademia del lievito madre. Lorenzo Pozzi, chef biassonese a domicilio ha solo 22 anni e una carriera già avviata. Ma non basta. Tanti i progetti, moltissime le idee che nascono grazie a “Carolina”, il suo lievito madre, ingrediente fondamentale e preziosissimo, dono dell’ambasciatore del gusto Corrado Scaglione, dell’Enosteria Lipen di Triuggio, uno dei suoi maestri. «Possiedo questo lievito madre da quando avevo 18 anni, lo rinfresco tutti i giorni. Quando mi alzo faccio colazione io e poi rinfresco il lievito. È come prendersi cura di un bambino», racconta Pozzi. Quello per i lievitati, panettone soprattutto, è un autentico amore. Tanto che ama definirsi “lievitista”, non solo chef, non solo pasticcere.
PanLove, la creatura di chef Pozzi per la festa di San Valentino
«Cerco di portare la cultura dei lievitati sulle tavole di tutto l’anno – continua il giovane chef -. Se un prodotto è buono e di qualità perché mangiarlo solo durante le feste, a Natale o Pasqua. Basta cambiare forma e aspetto per ottenere un nuovo dolce». È il caso del PanLove, la novità di quest’anno, ideato e preparato per la festa di San Valentino. Un dolce realizzato con l’impasto del panettone, arricchito con gocce di cioccolato fondente belga, fragole di bosco semicandite, fragoline essiccate. Lo scorso 22 gennaio è entrato a far parte della sezione giovani dell’Accademia maestri del lievito madre e del panettone italiano. «Siamo solo in diciassette, giovani pasticcieri dai 20 ai 30 anni, provenienti da tutta Italia. Essere stato accolto in questa importantissima realtà significa aver messo un sigillo di garanzia e qualità sul mio lavoro. Si tratta di una straordinaria opportunità per me e una grande occasione di visibilità». Una vetrina prestigiosa per il talento dello chef biassonese che nel 2020 era stato selezionato per entrare all’Academy dello chef Cannavacciuolo.
Chef Pozzi: “Ho avuto l’onore di lavorare con Cannavacciuolo”
«Ho avuto l’onore di lavorare con lui per tre mesi. Umanamente è stata un’esperienza straordinaria, e una grande occasione professionale». Ora Lorenzo Pozzi guarda al futuro. «Realizzare lievitati mi permette di consegnare il mio prodotto dove viene richiesto, senza che ne venga alterato in alcun modo l’integrità e il sapore, ma ora credo sia arrivato il momento di allargare il mio laboratorio. Mi piacerebbe poter accogliere i clienti nel mio nuovo laboratorio e realizzare una dark kitchen, dove poter fare lo chef a domicilio direttamente al mio domicilio». Entro il prossimo Natale inaugurerà il suo panettone salato, a cui sta ancora lavorando. «Il sapore del bello è il mio slogan e il motto che accompagna ogni mio lavoro».