Le unioni di funzioni tra i Comuni del Vimercatese in alcuni casi sono già una realtà come ad esempio Bellusco e Mezzago oppure Lesmo e Camparada. C’è chi però punta ad andare oltre e parla di fusione dei Comuni in un unico e solo grande ente.
L’idea è balenata a Bernareggio, che vorrebbe aggregarsi per sempre con Carnate, Sulbiate, Ronco Briantino e Aicurzio. Il progetto è di quelli ambiziosi: cinque paesi che diventano uno solo per cercare di dare servizi più efficienti a un territorio molto più ampio. Con i suoi 28mila abitanti teorici (2mila in più di Vimercatese) diverrebbe il Comune più popoloso del Vimercatese. «Questa mozione arriva da un consigliere d’opposizione e l’abbiamo fatta nostra – racconta il sindaco di Bernareggio Andrea Esposito -. Apriamo a una fase di studio perché ovviamente stiamo parlando di un processo molto complesso. Gli obiettivi però rimangono quelli di garantire un servizio migliore alla cittadinanza in modo più efficiente e con costi minori. Da giovedì 7 settembre inizieremo a metterci intorno a un tavolo per cominciare a discutere con gli altri sindaci».
Per ora questa è solo un’ipotesi anche perché per fondere cinque paesi in uno solo non bastano le delibere di Consiglio comunale ma bisogna passare da un referendum popolare in cui ad esprimere il proprio parere saranno i cittadini. Intanto i colleghi di Esposito iniziano a mostrare in questa fase preliminare una certa apertura almeno al dialogo.
Il più favorevole è il carnatese Daniele Nava: «Ormai per i Comuni come i nostri è sempre più difficile e faticoso rimanere da soli e secondo me questa è la strada del futuro che bisogna seguire in Italia. Tra l’altro Carnate è nato come Comune nel 1911 scindendosi proprio da Bernareggio e noi dopo la fine dell’unione con Vimercate e Ornago siamo sicuramente ben disposti a trattare l’argomento».
Per Ronco c’è l’intenzione di «partecipare al gruppo di lavoro che ha ipotizzato Bernareggio per informarci bene sull’argomento e capire le prospettive- ha detto il sindaco ronchese Kristina Loukiainen -. Rimane però la perplessità invece sul passaggio referendario della fusione perché a mio parere bisogna creare una cultura tra i cittadini su quali sono i vantaggi di questa nuova formula di gestione del territorio e soprattutto si tratta di paesi con comunità spesso ben distinte tra loro».
Volontà di mettersi all’ascolto di questo progetto anche da parte di Gianmarino Colnago sindaco di Aicurzio, che si dice «pronto a trattare l’argomento», così come la collega Carla Della Torre di Sulbiate che conferma di essere presente giovedì 7 settembre al primo incontro per iniziare a discutere il tema; «Non ci sono problemi a confrontarci sull’argomento» dichiara Della Torre.
Sull’ipotesi della fusione si schiera a favore anche l’onorevole Pd Roberto Rampi: «Creare un unico ente, che raggruppi più Comuni, permette di avere innanzitutto migliori servizi e dei risparmi sulle economie di scala per un territorio più grande – ha spiegato l’ex vicesindaco vimercatese -. In secondo luogo dà un peso politico maggiore all’organismo per trattare argomenti importanti quando si discute con istituzioni superiori. Chi teme di perdere la propria identità territoriale può stare tranquillo perché ognuno continuerà ad appartenere al proprio paese».