Barlassina, colpo in farmacia: i carabinieri arrestano il rapinatore

Il titolare del punto vendita, che è anche sindaco di Barlassina, è rimasto lievemente ferito. In passato ha subito altre venti rapine
Un fotogramma mostra la collutazione tra il farmacista e il rapinatore

Italiano, 38 anni, di Mariano Comense, già noto alle forze dell’ordine per aver messo a segno altre rapine, ogni volta prendendo di mira farmacie o negozi: è questo un primo identikit del rapinatore che nel pomeriggio di sabato 3 agosto ha rapinato la farmacia alla Madonna di via Trento, a Barlassina. Già il giorno dopo, domenica 4 agosto, i carabinieri della compagnia di Seregno sono riusciti ad arrestarlo.

Nel corso della rapina il farmacista, Paolo Vintani, che è anche sindaco di Barlassina, ha tentato di bloccare il rapinatore, rimediando alcune contusioni e una ferita lieve al braccio destro nel corso di una collutazione:

Barlassina, colpo in farmacia: italiano, già noto per reati simili in altri negozi

«Episodi come questi per fortuna oggi sono meno frequenti di un tempo – racconta – . Erano anni che non subivo una rapina, ma nella mia lunga carriera di farmacista ne ho subite una ventina. Sono stato vicepresidente di FederFarma provinciale anche per affrontare questo problema e offrire protezione ai tanti colleghj farmacisti»

Sono state le immagini della video-sorveglianza ad aiutare i carabinieri a prendere il rapinatore in modo rapido. Decisivo anche il numero di targa dello scooter su cui è fuggito il bandito, annotato dal farmacista e subito fornito alle forze dell’ordine.

Barlassina, colpo in farmacia: Vintani vuole proseguire l’impegno per proteggere i farmacisti

A convincere il farmacista a intervenire è stato il comportamento maldestro del rapinatore: dopo aver inciampato, aveva lasciato cadere a terra il coltello e i soldi della refurtiva. E’ stato a questo punto che Vintani è intervenuto:

«Fin dai tempi in cui ero vicepresidente di Federfarma provinciale ho lavorato a una rete di sicurezza per proteggere i farmacisti. Ora voglio proseguire e migliorare perché la situazione è allarmante per tanti colleghi».