Ci sono anche due limbiatesi, un 43enne e un 47enne, accusati di ricettazione, tra le cinque persone arrestate dagli agenti della squadra mobile della questura di Pordenone, una banda che da mesi rubava rame, soprattutto in cimiteri del Nordest. Stranieri, romeni, i presunti esecutori materiali dei furti, una decina, anche dalle tombe; italiani, i due limbiatesi, gli “stoccatori” dell’oro rosso. Dei tre romeni, tutti arrestati per furto aggravato, due risiedono in provincia di Treviso, un altro, di 48 anni, a Mariano Comense. Due sono stati bloccati dagli agenti sulla autostrada A4, nel Vicentino, su un potente suv, un Volkswagen Tuareg V6. Il terzo è stato invece fermato a Monza, su un furgone Mercedes dal quale aveva appena scaricato 200 metri quadrati di tettoie in rame in deposito ferroso dei due limbiatesi, Luigi A., 43 anni, il titolare, già noto alle forze dell’ordine, e un dipendente, Giuseppe T., 47 anni. Nel loro magazzino sono stati sequestrati cavi di rame asportati anche lungo linee ferroviarie e telefoni cellulari di sospetta provenienza illecita.
Banda del rame, deposito a Monza Fermati due ricettatori di Limbiate
Ci sono anche due limbiatesi, un 43enne e un 47enne, accusati di ricettazione, tra le cinque persone arrestate dagli agenti della squadra mobile della questura di Pordenone, una presunta banda che da mesi rubava rame, soprattutto in cimiteri del Nordest.
