Autodromo, l’emendamento va avanti: ma i milioni sarebbero solamente 20

Il provvedimento ha superato lo scoglio della commissione Bilancio e attende ora solo il semaforo verde della Camera prima di Natale. Però la cifra stanziata è al di sotto di quanto auspicato a Monza e - più che gli interventi di ammodernamento - potrebbero finire solo per limitare le perdite .
Sembra esserci luce in fondo al tunnel, per l’autodromo di Monza: l’emendamento ora aspetta l’ok alla Camera, ma i soldi potrebbero comunque non bastare
Sembra esserci luce in fondo al tunnel, per l’autodromo di Monza: l’emendamento ora aspetta l’ok alla Camera, ma i soldi potrebbero comunque non bastare

Sono ore febbrili in Parlamento. Ore decisive in cui si sta mettendo a punto la Legge di Bilancio che raccoglie tutte le richieste per finanziare opere e istituzioni bisognose di fondi pubblici. Fra loro c’è anche l’Autodromo Nazionale pronto a compiere il primo centenario di attività, seppur al momento gli eventuali festeggiamenti siano gli ultimi dei problemi per Sias. Lo stesso ente che gestisce l’impianto, oltre chiaramente alla casa madre Ac Italia, per prime sono in attesa di capire quale sarà il regalo sotto l’albero e quanto conterrà in termini di euro. L’emendamento portato avanti dal capogruppo della Lega in Senato Massimiliano Romeo ha superato lo scoglio principale, quello della Commissione Bilancio, e come tutti gli altri attende ora solo il via libera della Camera, chiamata a votare tutto il “pacchetto” prima di Natale. Un passaggio che molti vedono come scontato, sorta di approvazione a scatola chiusa, ma che invece potrebbe riservare ulteriori sorprese. Il testo approvato parla di una disponibilità complessiva di venti milioni, ben al di sotto delle aspettative di tutti, ma che è da interpretare comunque come un segnale positivo visto i tempi che corre il Paese e i relativi problemi a reperire fondi da parte del Governo. La distribuzione è suddivisa in due tranche, cinque il primo anno e restanti quindici da erogare nel 2023. Soldi, come detto, che hanno la finalità di consentire lavori di manutenzione e ammodernamento dell’impianto, finalizzati al mantenimento della Formula 1 a Monza. Tuttavia è probabile, considerando il capitolo di spesa che ogni anno rappresenta il Gran Premio d’Italia, che l’ente guidato da Angelo Sticchi Damiani utilizzi parte di questi venti milioni per diminuire la perdita che la gara creerà. Resta ancora aperta l’altra posizione, quella riferita a Regione Lombardia, che in questi anni ha finanziato per cinque milioni ogni edizione dell’evento di settembre. Anche nei palazzi milanesi è in discussione il preventivo di spesa del 2022 e, in virtù di quanto potrebbe stabilire nelle prossime ore il governo centrale, è ipotizzabile che la giunta presieduta da Attilio Fontana continui nell’opera di finanziamento del Gran Premio d’Italia.